La tecnologia usa e getta genera un impatto sull'ambiente di notevole importanza: si pensi ad esempio ai sensori impiantabili o ai cerotti smart, e in generale a tutti i dispositivi monouso dal ciclo di vita limitato che finiscono inevitabilmente ad aumentare il volume di rifiuti elettronici. Una possibile soluzione per ridurre l'impatto sull'ecosistema arriva dalla Corea del Sud, dove un gruppo di ricercatori ha sviluppato un sistema di archiviazione dei dati costituito da un materiale polimerico che si degrada completamente una volta immerso nell'acqua.
Rispetto a soluzioni simili già sviluppate in passato, il materiale polimerico riesce a conciliare elevate capacità di archiviazione dei dati e biodegradabilità grazie ad una nuova struttura molecolare chiamata PCL-TEMPO, costituita da
- PCL: policaprolattone, un polimero biodegradabile
- TEMPO: molecola organica capace di archiviare segnali elettrici