Per il mercato auto italiano, il mese di luglio 2025 si è chiuso ancora con il segno negativo. Dopo un giugno terminato con un pesante calo di oltre il 17%, luglio termina con 118.493 immatricolazioni, pari ad una flessione del 5,1% (124.871 unità nello stesso periodo del 2024). Il mercato auto italiano prosegue, dunque, la sua fase di difficoltà. Guardando al periodo gennaio – luglio 2025, la tendenza è negativa e con 973.396 immatricolazioni, il mercato perde il 3,8% rispetto alle 1.011.338 unità registrate nello stesso periodo dello scorso anno. Volendo fare un confronto con il periodo precedente alla pandemia, la perdita rispetto al 2019 è piuttosto pesante: -21,3% e oltre 263.000 unità in meno.
STIME PER IL 2025 RIVISTE AL RIBASSO
I dati negativi del secondo trimestre del 2025 e l’incertezza del contesto macroeconomico, hanno portato UNRAE a rivedere le stime per l’intero 2025. La nuova previsione indica 1.515.000 auto immatricolate a fine anno, in riduzione di 25.000 unità rispetto alle precedenti stime, con un calo del 2,8% sul 2024 e quasi 44.000 unità in meno. Il confronto con il 2019 mostra una situazione molto pesante, con una contrazione del 21%, pari a oltre 400.000 unità in meno.
Il mese di luglio mostra alcuni dati incoraggianti nel percorso verso la mobilità sostenibile. Le auto elettriche rappresentano il 4,9% del mercato mensile, in calo rispetto al 6% di giugno ma in crescita rispetto al 3,4% di luglio 2024. Le ibride Plug-in hanno raggiunto invece il 7,5% di quota, beneficiando, secondo UNRAE, delle preferenze legate alla nuova normativa sui fringe benefits, in crescita rispetto al 7,2% di giugno e rispetto al 3,9% di luglio dello scorso anno.
Questo è il commento di Roberto Pietrantonio, Presidente di UNRAE, sull’andamento del mercato auto italiano 2025.
Il mercato italiano dell’auto continua a mostrare segnali di sofferenza evidenti. A luglio registriamo un’ulteriore contrazione che porta il calo da inizio anno al -3,8% rispetto al 2024 e al -21,3% rispetto al 2019: si tratta di 263.000 auto perse in confronto al periodo pre-pandemico, un dato che dovrebbe allarmare tutti. Nel contesto dell’Unione Europea dove l’Italia nel 2024 è quintultima per penetrazione delle auto elettriche, il rischio concreto è che il nostro Paese diventi sempre meno attrattivo per investimenti e offerta. È il momento di agire: occorrono incentivi stabili, semplici e pianificati, che orientino i consumatori e restituiscano fiducia nel cambiamento, così come è urgente una riforma fiscale per le auto aziendali, leva essenziale per favorire una transizione reale. Senza queste misure, non solo il mercato resterà debole, ma saranno i cittadini e il sistema-Paese a pagarne il prezzo.
I NUMERI DI LUGLIO 2025
Tornando ai numeri di mercato, sul fronte degli utilizzatori, la quota dei privati si riduce al 56,4% del totale. Le autoimmatricolazioni si portano al 14,9% di quota, mentre il noleggio a lungo termine a luglio cresce in volume e quota, al 20,5% confermando la forte accelerazione delle Captive, a fronte di un calo delle società Top. Il noleggio a breve termine nel mese sale all’1,6% del totale; le società recuperano e arrivano al 6,7% del mercato. Guardando i dati delle alimentazioni, il motore a benzina scende al 23,3%. Il diesel perde quasi 1/3 dei volumi, fermandosi al 9,5% di share; il Gpl scende al 10,2% a luglio. Sempre bene le vetture ibride che nel mese raggiungono il 44,6%, con un 13,6% per le “full” hybrid e un 31% per le “mild” hybrid in luglio. Le auto BEV si portano al 4,9% del totale, mentre le PHEV salgono al 7,5%.