Le pompe di calore rappresentano una soluzione versatile per il riscaldamento e il raffrescamento: sfruttano cicli di refrigerazione per trasferire calore dall’esterno all’interno nelle stagioni fredde, invertendo la funzione nei mesi caldi per rinfrescare gli ambienti. Il risultato è un sistema due-in-uno, capace di ridurre sensibilmente i consumi energetici rispetto ai metodi tradizionali, sia in ambito residenziale che industriale. Non solo: le pompe di calore per acqua calda, ad esempio, richiedono fino al 50% di energia in meno rispetto allo scaldabagno elettrico convenzionale, cosa che favorisce sia il risparmio economico sia la sostenibilità.
A spingere il mercato contribuisce il processo di urbanizzazione e industrializzazione su scala globale: città e aziende moderne cercano soluzioni sempre più efficienti per gestire comfort termico e qualità ambientale. I dati dell’International Energy Agency sottolineano che oggi le pompe di calore coprono circa il 10% del fabbisogno globale di riscaldamento degli edifici. Ma l’obiettivo fissato dallo scenario Net Zero Emissions (NZE) 2050 è ambizioso: entro il 2030 le installazioni dovranno triplicare, servendo almeno il 20% della domanda globale di riscaldamento. Per centrare questi traguardi, molti governi stanno introducendo incentivi e sussidi per supportare la diffusione di tecnologie più pulite come le pompe di calore, riducendo sia le emissioni di CO₂ sia i costi energetici per utenti privati e aziende.