Meta mostra i visori del futuro: tra realismo estremo e visione a 180°

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HDblog.it Aug 08, 2025 · 2 mins read
Meta mostra i visori del futuro: tra realismo estremo e visione a 180°
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A sorpresa, Meta ha svelato tre prototipi di visori che potrebbero anticipare il futuro della realtà mista, proprio perché puntano a offrire immagini più realistiche e campi visivi molto più ampi rispetto all’attuale linea Quest.

La presentazione avverrà alla conferenza SIGGRAPH 2025, ma l’azienda ha già diffuso dettagli e immagini attraverso un post sul proprio blog. Si tratta di dispositivi puramente sperimentali, che non arriveranno necessariamente sul mercato, ma che offrono uno sguardo sulle possibili evoluzioni della tecnologia immersiva.

Il primo modello, battezzato “Tiramisu”, è pensato per portare il realismo visivo a un livello mai raggiunto nei prodotti Meta. Secondo l’azienda, il contrasto è circa tre volte superiore a quello del Quest 3, la risoluzione angolare tocca i 90 pixel per grado (3,6 volte di più) e la luminosità può arrivare a 1.400 nit, quattordici volte quella del visore attuale.

Numeri che, sempre secondo Meta, lo avvicinano al superamento del cosiddetto “visual Turing test”, ossia la soglia oltre la quale un’immagine virtuale può risultare indistinguibile dalla realtà. La contropartita è un design più voluminoso e pesante, e un campo visivo limitato rispetto ad altri modelli.

A occuparsi di quest’ultimo aspetto sono invece i prototipi “Boba 3” e “Boba 3 VR”, che puntano su un’ampiezza visiva senza precedenti. Se il Quest 3 offre un campo visivo orizzontale di 110 gradi e verticale di 96, i nuovi modelli spingono rispettivamente fino a 180 e 120 gradi, avvicinandosi ai circa 200 gradi percepibili dall’occhio umano.

Per ottenere questo risultato, Meta ha impiegato display già in produzione di massa e lenti simili a quelle usate nel Quest 3, ma con un salto nella definizione: 4K per occhio, un netto progresso rispetto ai 3K per occhio del prototipo “Boba 2” e ai 2K x 1K del “Boba 1”.

Queste sperimentazioni, spiegano dall’azienda, servono a testare tecnologie e approcci che potrebbero, un giorno, confluire in prodotti destinati al grande pubblico. Al momento, però, si tratta di modelli di ricerca, creati per esplorare i limiti tecnici in termini di resa visiva, campo visivo e comfort d’uso. Le dimostrazioni pubbliche alla SIGGRAPH 2025 permetteranno di osservare in azione le innovazioni e di raccogliere feedback utili per lo sviluppo futuro.

Per Meta, impegnata in una corsa a più fronti con rivali come Apple e Sony, investire in prototipi così avanzati è anche un modo per ribadire la propria leadership nel settore della realtà virtuale e aumentata. Il percorso verso un’esperienza immersiva perfetta passa infatti dalla combinazione di più fattori: alta definizione, fedeltà cromatica, luminosità, ampio campo visivo e comfort per sessioni prolungate. Ognuno dei prototipi annunciati cerca di spingersi al massimo su uno di questi fronti. E voi che ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti.