Meta potrebbe perdere Instagram e WhatsApp: attesa la storica sentenza

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HDblog.it May 28, 2025 · 2 mins read
Meta potrebbe perdere Instagram e WhatsApp: attesa la storica sentenza
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Il destino di Instagram e WhatsApp potrebbe ormai essere nelle mani di un giudice: si è chiuso quello che potrebbe essere il processo antitrust più importante degli ultimi vent'anni, con potenziali effetti dirompenti sull'intero settore tecnologico. Dopo sei settimane intense di udienze e le dichiarazioni di 38 testimoni, tra cui anche il CEO di Meta Mark Zuckerberg, tocca ora al giudice James E. Boasberg stabilire se l’azienda dovrà separarsi dai due giganti che ha acquisito rispettivamente nel 2012 e nel 2014.

Il procedimento, promosso dalla Federal Trade Commission (FTC), accusa Meta di aver consolidato in modo illecito il proprio dominio nel settore dei social network non attraverso l’innovazione, ma acquistando strategicamente i suoi potenziali concorrenti. Questa teoria, sostenuta dalla diffusione in aula di email interne e documenti riservati, punta a dimostrare come le acquisizioni siano state motivate più dal timore di perdere terreno nel mercato che da sinergie tecnologiche o espansione organica.

Una delle chiavi interpretative su cui si gioca il verdetto è proprio la definizione stessa del “mercato”. Secondo la FTC, Meta ha creato un monopolio in quello che definisce il segmento delle app sociali dedicate alla connessione tra persone, come Snapchat, mentre la difesa dell’azienda insiste su una visione più ampia: YouTube, TikTok e perfino piattaforme di nicchia come MeWe sarebbero in competizione diretta con i suoi prodotti. Per Meta, dunque, il mercato di riferimento non è ristretto al networking sociale, ma si estende all’intera sfera dell’intrattenimento digitale.

Lo stesso giudice Boasberg ha dichiarato che sarà proprio questa definizione di mercato a pesare maggiormente nella sua decisione. In altre parole, non è sufficiente dimostrare la dimensione e il potere di Meta: bisogna chiarire con precisione quale sia il perimetro del gioco in cui l’azienda si muove. In passato, molti casi antitrust sono naufragati proprio per una formulazione debole o ambigua di questo aspetto.

Nonostante Instagram e WhatsApp siano stati acquisiti con l'approvazione delle autorità competenti all’epoca, l’attuale contesto normativo ha spinto la FTC a riconsiderare quelle decisioni, alla luce della trasformazione radicale dei servizi e della posizione dominante che Meta ha assunto. Il precedente più vicino, in termini di portata, resta quello che nel 2001 coinvolse Microsoft: anche allora, fu tentato uno smantellamento che alla fine non si concretizzò, ma che lasciò un segno profondo nel modo in cui vengono regolati i grandi gruppi tech.

La sentenza è attesa a breve e potrebbe avere conseguenze di rilievo non solo per Meta, ma per tutto l’ecosistema digitale. Una cosa è certa: qualunque sia l’esito, l'altra parte è pronta a fare ricorso, pertanto il lungo braccio di ferro tra regolatori e colossi della Silicon Valley è tutt’altro che finito.