Michele Morrone, ha rilasciato un'intervista a Belve, dove ha criticato il cinema italiano, definendolo un "circoletto" pieno di pregiudizi, e ha espresso disinteresse per i premi come il David di Donatello. Il giorno successivo, ha pubblicato un post su Instagram in cui ha ribadito le sue critiche, utilizzando toni forti e linguaggio colorito.
Ha accusato i colleghi di ipocrisia e ha criticato l'ambiente cinematografico italiano per la sua chiusura verso chi non proviene da accademie tradizionali.
Matilda De Angelis a Cannes con "Fuori": "Il ruolo più difficile per dimostrare che sono un'attrice"Michele Morrone contro il cinema italiano lo sfogo social dopo Belve
Durante la sua ospitata nel talk Belve, Michele Morrone non si è trattenuto. L’attore ha criticato aspramente il sistema cinematografico italiano, definendolo un ambiente chiuso, poco meritocratico e dominato da pregiudizi. Ha parlato di una sorta di “circoletto” dove, secondo lui, si premiano sempre gli stessi e si snobba chi proviene da percorsi non convenzionali; queste critiche sono continuate anche via social, con un lungo post pubblicato sul suo profilo Instagram dove ha scritto: "Prima o poi qualcuno doveva dirlo. Eccomi."
Le frasi shock e le parole contro il cinema italiano
Il giorno successivo alla messa in onda dell'intervista a Belve, Michele Morrone ha affidato il suo sfogo a Instagram, utilizzando toni durissimi. In un post diventato virale, l’attore ha scritto: “Non mi sento parte di un cinema, quello ITALIANO, che se la canta e se la suona da solo, pieno zeppo di pregiudizi nei confronti dei diversi”.
E ancora: “Ci siamo rotti bellamente il cazzo di sto circoletto chiuso di finti poeti maledetti, tristi e ipocriti”. Un attacco diretto e senza filtri a colleghi, registi e produttori che, secondo lui, mantengono vivo un sistema che esclude chi non aderisce a determinati stereotipi culturali o formativi.
Lo sfogo su Instagram: “Ci siamo rotti bellamente il cazzo”
Poche ore dopo la messa in onda dell’intervista a Belve, Michele Morrone ha pubblicato su Instagram un lungo sfogo, accompagnato da parole pesanti. Nel post, l’attore ha espresso tutta la sua frustrazione verso l’ambiente del cinema italiano, definendolo “un circoletto chiuso, noioso, finto e tossico”. Ha scritto senza giri di parole: “Se non studi alla Silvio D’Amico o al centro sperimentale non sei nessuno, se non la pensi con il cuore a sinistra sei solo un fascista, se non usi scarpe Clark e non dai l’aria di essere trasandato, non sei un vero attore. AVETE ROTTO IL CAZZO!”.
Parole forti e accuse ai colleghi “finti poeti maledetti”
Nel suo sfogo social, Michele Morrone non ha usato mezzi termini e ha diretto il proprio malcontento verso una certa élite culturale del cinema italiano, accusata di ipocrisia e snobismo. Con parole taglienti, ha parlato di “finti poeti maledetti, tristi e depressi” che – secondo lui – si atteggiano a grandi intellettuali, ma che nella realtà nasconderebbero soltanto insicurezze e vuoto creativo.
Il riferimento velenoso a Luca Marinelli
Nel suo sfogo social, Michele Morrone non si è limitato a critiche generiche. Ha lanciato anche una frecciatina ben precisa all’attore Luca Marinelli, reo – a suo dire – di aver espresso opinioni discutibili sul ruolo di Benito Mussolini nel film M - Il figlio del secolo.
“Gente che si sente male e ha sofferto per aver interpretato il Duce, ma che, come per magia, si riprende molto bene da questo tumulto dopo aver incassato 1,5/2 MILIONI DI EURO. PATETICI”.
Le reazioni del pubblico
Una parte del pubblico si è schierata apertamente con Michele Morrone. Sui social molti utenti hanno elogiato il suo coraggio nell’aver messo in discussione i meccanismi interni del cinema italiano, spesso accusati di essere autoreferenziali e poco aperti a nuove forme espressive.
Frasi come “finalmente qualcuno che ha il coraggio di dirlo” o “il cinema italiano è fermo da anni, ha ragione” sono comparse a centinaia nei commenti. Alcuni spettatori si sono anche detti stanchi di una produzione culturale che sembra parlare solo a una nicchia e mai al pubblico generalista. Altri, invece, non hanno apprezzato lo sfogo che hanno considerato poco opportuno e “cafone”.
Michele Morrone risponde ai commenti sotto il post
Lo sfogo di Michele Morrone ha generato un’ondata di reazioni polarizzate. Da una parte, numerosi utenti e fan lo hanno difeso, lodando il suo coraggio nel dire quello che – secondo loro – molti pensano ma nessuno osa dichiarare pubblicamente. “Ha solo detto la verità”, “Il cinema italiano è una casta chiusa”. Dall’altra parte, non sono mancate critiche durissime, che hanno bollato il messaggio come un attacco gratuito, definendolo “vittimistico” e “infantile”.
L'attore, però, ha iniziato a interagire direttamente con chi commenta il suo post, alimentando ulteriormente il dibattito; a chi lo critica e lo accusa di aver scritto "due cazzate" e di aver fatto "due film che sono il cesso del cesso della storia della filmografia", Michele Morrone risponde senza mezzi termini: "Invito a vedere le foto di questo. Lui commenta" e ancora "Eccolo un altro fan della Schlein. A parte postare foto in perizoma riesci ad esprimere un concetto?".
E dopo, chiude il post ai commenti, senza diritto di replica. Sicuramente non ci ha fatto una bella figura.