Microreattore nucleare Kaleidos: sarà pronto ai primi test nel 2026

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HDblog.it Jun 05, 2025 · 2 mins read
Microreattore nucleare Kaleidos: sarà pronto ai primi test nel 2026
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La startup californiana Radiant ha annunciato un nuovo traguardo nel settore dell’energia nucleare avanzata: il test operativo del suo microreattore “Kaleidos”, previsto per il 2026. Questo piccolo reattore da 1 megawatt è progettato per essere prodotto in serie, trasportabile e facilmente installabile, con l'obiettivo dichiarato di sostituire i generatori a gasolio in contesti remoti e situazioni di emergenza.

L’iniziativa si fa concreata grazie anche al forte sostegno economico ricevuto: Radiant ha raccolto ben 165 milioni di dollari (circa 152 milioni di euro) in un recente round di finanziamento di Serie C, portando a 225 milioni di dollari (oltre 208 milioni di euro) il totale degli investimenti raccolti dall’azienda. Tra gli investitori figurano nomi importanti come DCVC, StepStone, Giant Ventures e Hanwha, affiancati da realtà del calibro di Andreessen Horowitz e Chevron Technology Ventures.

Ciò che rende Kaleidos particolarmente interessante non è solo la sua dimensione compatta, ma anche la sua capacità di operare in autonomia e sicurezza in ambienti ostili, senza l’uso di acqua per il raffreddamento. Il sistema utilizza gas elio e presenta un’architettura di sicurezza passiva, caratteristica che lo rende adatto a zone senza accesso alla rete elettrica, come basi militari avanzate, insediamenti isolati o aree colpite da disastri naturali.

Uno degli elementi chiave che hanno permesso il salto di qualità per Radiant è stato l’accesso al combustibile nucleare HALEU (uranio a basso arricchimento ad alta concentrazione), fornito direttamente dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti. Solo cinque aziende nel Paese hanno ricevuto questa autorizzazione, segno di un crescente interesse federale per l’energia nucleare portatile come risorsa strategica, sia dal punto di vista ambientale che della sicurezza nazionale.

Il prototipo Kaleidos sarà testato presso il laboratorio nazionale dell’Idaho, all’interno del centro sperimentale DOME, già nel 2026. Per l'amministratore delegato Doug Bernauer, ex ingegnere di SpaceX, si tratta di un momento decisivo: “Stiamo per testare il primo nuovo design di reattore nucleare negli Stati Uniti da oltre mezzo secolo”.

Oltre all'aspetto tecnologico, Radiant punta anche alla scalabilità industriale. L’azienda prevede di arrivare a produrre fino a 50 unità all’anno una volta operative le sue strutture produttive, i cui piani di costruzione sono già in fase iniziale e verranno finanziati con i fondi appena raccolti. Dal punto di vista logistico, Kaleidos è stato progettato per poter essere trasportato via aria, terra o mare. Il sistema integra l’unità di conversione dell’energia e schermature modulari, rendendo l’installazione rapida e il funzionamento più sicuro anche in assenza di infrastrutture.

Secondo alcuni analisti, Kaleidos potrebbe svolgere un ruolo di primo piano in un settore emergente: quello dell’energia nucleare tattica e fuori rete. Il crescente interesse geopolitico ed ecologico verso fonti energetiche resilienti, unito all’instabilità climatica e all’insicurezza energetica globale, spinge molte nazioni a esplorare soluzioni di questo tipo. L’obiettivo di Radiant è mettere in commercio i primi microreattori entro il 2028, offrendo un’alternativa efficiente, sostenibile e trasportabile alle soluzioni tradizionali.