Microsoft abbandona Windows 11 SE dopo solo 5 anni, laptop da rottamare

https://www.hdblog.it/microsoft/articoli/n627205/windows-11-se-microsoft-addio-5-anni-supporto/

HDblog.it Aug 02, 2025 · 1 min read
Microsoft abbandona Windows 11 SE dopo solo 5 anni, laptop da rottamare
Share this

Microsoft ha annunciato in forma ufficiale l’abbandono di Windows 11 SE, la versione “low cost” del suo sistema operativo pensata per provare a contrastare i Chromebook. Il supporto terminerà a ottobre 2026, appena cinque anni dopo il lancio, e in concomitanza con la fine del supporto software esteso di Windows 10, che a quel punto avrà undici anni. Microsoft non ha spiegato nel dettaglio perché, ma è facile immaginarlo: tanto per cominciare non ha avuto nessun successo, e poi il prodotto che stava cercando di inseguire, appunto i Chromebook, sono in declino ormai da qualche anno.

Intanto i dettagli pratici. Naturalmente i computer basati su Windows 11 SE continueranno a funzionare, ma dopo l’ottobre 2026 Microsoft non rilascerà più alcun aggiornamento, né tecnico, né funzionale, né di sicurezza. Anche in questo caso, proprio come con Windows 10, Microsoft suggerisce semplicemente di comprare un altro computer che supporti “un’altra edizione di Windows 11”, verosimilmente quella regolare.

Il rischio principale di continuare a usare un sistema operativo non supportato è che eventuali falle di sicurezza non verranno più chiuse, con tutti i rischi che ne derivano soprattutto se viene usato online. Gli aggiornamenti funzionali in realtà sono tecnicamente già finiti. Microsoft ha confermato che Windows 11 SE non riceverà l’aggiornamento alla versione 25H2 come le altre edizioni dell’OS rivolte al mercato consumer, principalmente la Home e la Pro.

Diversi produttori hanno provato a portare sul mercato computer super economici basati su Windows 11 SE, tra cui Lenovo, Acer, Dell, ASUS e HP; perfino Microsoft era scesa in campo personalmente con il Surface Laptop SE. Lecito assumere che le vendite siano state molto scarse, ma in ogni caso non entusiasma granché il pensiero che Microsoft suggerisca ancora una volta di rottamare hardware ancora recente e relativamente abile. Del resto, come dicevamo, ormai le vendite dei Chromebook sono in contrazione da 2-3 anni; Microsoft ci ha provato tante volte a contrastare i dispositivi economici di Google, popolari soprattutto nel settore scolastico, e ha sempre fallito (pensiamo per esempio alla terribile “S Mode” subito prima); salta fuori che bastava non fare niente e lasciare che il problema si risolvesse da solo.