Microsoft e OpenAI, un'alleanza in trasformazione ma ancora "strategica"

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HDblog.it Jun 06, 2025 · 3 mins read
Microsoft e OpenAI, un'alleanza in trasformazione ma ancora
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La partnership strategica tra Microsoft e OpenAI, che ha portato alla creazione e alla diffusione di ChatGPT su scala globale, sta attraversando una fase di trasformazione. Lo ha confermato Satya Nadella, CEO di Microsoft, in un'intervista a The Circuit di Bloomberg condotta da Emily Chang. Secondo Nadella, il rapporto tra le due aziende resta forte nonostante l'emergere di nuovi equilibri e collaborazioni esterne, sia per OpenAI che per la stessa Microsoft.

ALLEANZA CHE SI ADATTA AL CAMBIAMENTO

"Qualsiasi azienda che passa da laboratorio di ricerca a protagonista commerciale di primo piano deve necessariamente cambiare, e questo vale anche per noi", ha spiegato Nadella, sottolineando che il cambiamento in atto è naturale nel contesto di una collaborazione di lungo periodo. Microsoft ha investito 13,75 miliardi di dollari in OpenAI, diventandone il principale partner infrastrutturale e posizionandosi come attore chiave nella commercializzazione dell'intelligenza artificiale.

La partnership — che continuerà almeno fino al 2030 secondo i termini attuali — è stata recentemente rivista per consentire a OpenAI di noleggiare capacità computazionale anche da altri fornitori. Un'apertura che riflette la crescente esigenza di potenza di calcolo per l'addestramento dei modelli AI e l'espansione delle attività di OpenAI, incluso il progetto Stargate, sviluppato insieme a Oracle, SoftBank e altri partner.

MICROSOFT RESTA IL PRINCIPALE FORNITORE

Nadella ha confermato che OpenAI continua a essere il più grande cliente infrastrutturale di Microsoft. "Siamo entusiasti di avere accesso alla tecnologia di OpenAI", ha dichiarato. "Avere questa partnership su più livelli è ciò su cui ci stiamo davvero concentrando. Perché mai uno di noi dovrebbe volerla compromettere?". Anche Sam Altman, CEO di OpenAI, in un episodio precedente di The Circuit ha ribadito che "Microsoft farà ancora moltissimo lavoro di calcolo per noi", pur riconoscendo che "questa sfida va oltre le capacità di una sola azienda".

Malgrado l'apertura a nuove alleanze, da entrambe le parti emerge un'intenzione condivisa di mantenere una collaborazione stretta. "Spero che per decenni Microsoft e OpenAI continueranno a collaborare in molti modi diversi", ha aggiunto Nadella, sottolineando che entrambi avranno altri partner.

COPILOT VS CHATGPT

Oltre all'ambito enterprise e cloud, Microsoft sta cercando di rafforzare la propria presenza nel segmento consumer, storicamente più debole rispetto a concorrenti come Google e Apple. Per farlo, Nadella ha chiamato Mustafa Suleyman, cofondatore di DeepMind, con il compito di costruire una nuova offerta basata sull'intelligenza artificiale. Obiettivo: creare assistenti personali capaci di adattarsi ai bisogni emotivi e cognitivi degli utenti.

"Il nostro obiettivo numero uno è realizzare prodotti consumer belli, eleganti, che i giovani amino", ha dichiarato Suleyman, ammettendo che oggi questo non corrisponde alla percezione comune dei prodotti Microsoft.

Finora però i risultati sono modesti: secondo i dati di Sensor Tower, lo scorso mese l'app ChatGPT è stata scaricata 105 milioni di volte su dispositivi Android e iOS, venti volte più di Copilot, l'assistente AI di Microsoft.

OGNI USO DI CHATGPT UN GUADAGNO PER MICROSOFT

Nonostante la concorrenza diretta nel mercato consumer, Nadella ha evidenziato che ogni utilizzo di ChatGPT porta comunque un ritorno economico alla sua azienda. "Ogni giorno in cui ChatGPT ha successo è un giorno fantastico per Microsoft", ha detto, sottolineando come l'infrastruttura cloud dell'azienda continui a rappresentare la spina dorsale operativa di OpenAI. In altre parole, anche se il pubblico finale interagisce con un prodotto OpenAI, una parte dei profitti finisce comunque nelle casse di Redmond.

Nel cinquantesimo anniversario di Microsoft, l'intelligenza artificiale si conferma al centro della strategia futura dell'azienda — tra nuovi scenari di collaborazione e una sfida sempre più aperta sul fronte dell'innovazione AI.