È vicina alla conclusione l'era delle copie fisiche dei giochi? Se si dovesse rispondere sulla base di quanto sta avvenendo con alcune recenti uscite per Xbox, beh la risposta sarebbe affermativa. E desolante, per alcuni. Dopo l'Xbox Games Showcase di inizio mese sono partiti i preordini di alcuni giochi molto attesi presentati all'evento, tra cui The Outer Worlds 2, Gears of War: Reloaded e Ninja Gaiden 4. Alcuni però hanno notato che delle versioni fisiche, almeno per adesso, non c'è traccia.
Esistono per PS5, non per Xbox Series X o Series S. Chi ha dato un'occhiata alle edizioni Premium o Deluxe per Xbox dei titoli avrà notato che ci sono delle confezioni, delle custodie, le quali tuttavia non contengono alcun dischetto ma un codice digitale per riscattare il gioco online. E questo ha iniziato a preoccupare chi ha speso dei soldi in più per le console di nuova generazione ma "vecchio stampo", cioè le versioni non-digital, con il lettore dischi, prevalentemente perché affezionati al formato fisico. I cultori del gioco "vero", che si può toccare, lo preferiscono principalmente perché dà la possibilità di creare delle collezioni e di rivenderlo sul mercato dell'usato, con il formato digitale questi e altri aspetti vengono meno.
I giochi digitali però risultano più comodi per altre tipologie di giocatori, perché invece di doversi recare in uno store o attendere che il corriere suoni alla porta lo si ha immediatamente, a portata di connessione a internet, e soprattutto è migliore per gli editori, che tagliano nettamente i costi di produzione. C'è un componente in meno da realizzare (il disco), si tagliano anche i costi di logistica e di stoccaggio, ed è, in altri termini, più semplice fare dei profitti con i giochi digitali. Ecco, le motivazioni di natura economica che giustificherebbero un eventuale addio al formato fisico preoccupano gli appassionati dei giochi "vecchia scuola" che osservano le mosse di una Microsoft che adesso più che mai con Xbox sembra vicina all'addio per il formato fisico.