Microsoft, Nadella archivia la "software factory" di Gates e rilancia su AI e sicurezza

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HDblog.it Aug 21, 2025 · 3 mins read
Microsoft, Nadella archivia la
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Contestualmente al lancio della sua nuova strategia interna, il CEO di Microsoft, Satya Nadella, ha sottolineato come la visione originaria di Bill Gates — quella di una "software factory" in grado di andare oltre singoli prodotti e categorie — non sia più sufficiente a sostenere l’evoluzione tecnologica dell’azienda nell’era dell’intelligenza artificiale. Nel rivolgersi ai dipendenti con un memo, Nadella ha spiegato:

"Quando Bill ha fondato Microsoft, immaginava non solo un’azienda di software, ma una fabbrica di software, non vincolata da alcun singolo prodotto o categoria. Questa idea ci ha guidato per decenni. Ma oggi non basta più".

MICROSOFT TRA EREDITA’ E SVOLTA

Questa riflessione arriva in un momento cruciale. Microsoft è oggi una delle aziende più redditizie al mondo, con una capitalizzazione di mercato che ha recentemente toccato i 4.000 miliardi di dollari. Un traguardo che affonda le radici nel percorso inaugurato da Gates, ma che secondo Nadella non può garantire da solo la competitività futura. Lo stesso cofondatore ha ammesso: "Non direi che mi sentissi tranquillo del fatto che avessimo avuto successo prima del 1998 circa". Una consapevolezza arrivata undici anni dopo la quotazione in Borsa, che aveva fruttato oltre 61 milioni di dollari in un solo giorno.

Nel frattempo, il successo aveva già reso Gates miliardario praticamente da un giorno all’altro. Oggi la diffusione dei prodotti Microsoft resta imponente: oltre 1,4 miliardi di dispositivi Windows attivi e l’adozione globale degli strumenti Microsoft 365 ne sono una testimonianza.

RISULTATI RECORD, LICENZIAMENTI E NUOVE PRIORITÀ

Il cambio di rotta indicato da Nadella non arriva per necessità economiche. Nell’ultimo trimestre chiuso il 30 giugno 2025, Microsoft ha registrato ricavi per 76,4 miliardi di dollari, in crescita del 18% rispetto all’anno precedente, e un utile netto di 27,2 miliardi, in aumento del 24%. A trainare i conti sono soprattutto il cloud e i servizi basati sull’AI. Nonostante ciò, l’azienda ha appena concluso un’ondata di licenziamenti che ha coinvolto oltre 9.000 dipendenti, a conferma delle tensioni interne legate alla riorganizzazione.

Le nuove priorità strategiche sono chiare: sicurezza, qualità e trasformazione AI. Nadella ha ribadito:

"La sicurezza è alla base di ogni livello della nostra infrastruttura tecnologica, ed è la nostra priorità numero uno. Stiamo raddoppiando gli sforzi su questo lavoro così importante, mettendo la sicurezza al di sopra di tutto, prima di qualsiasi altra funzione o investimento".

Una dichiarazione coerente con la scelta di legare parte della retribuzione dei dirigenti Microsoft al rispetto di specifiche soglie di sicurezza e con l’impegno a fornire risposte più rapide alle minacce informatiche.

VERSO WINDOWS DEL FUTURO E LE SFIDE DELL’AI

Parallelamente, Microsoft prepara l’integrazione più profonda dell’AI nei suoi prodotti. Pavan Davuluri, CVP e responsabile di Windows, ha anticipato un’evoluzione della piattaforma destinata a trasformarsi in un’esperienza "davvero ambientale e multimodale resa possibile dall’intelligenza artificiale, che ridefinirà il nostro utilizzo dei computer".

Già oggi Windows 11 include Copilot e funzionalità avanzate come Recall e Live Captions, anche se alcune sono disponibili soltanto sui nuovi PC Copilot+, che l’azienda sta spingendo in vista della fine del supporto a Windows 10. Proprio Recall è stato al centro di critiche severe: molti utenti lo hanno definito "un incubo di sicurezza che ha trasformato il software in un paradiso per gli hacker", costringendo Microsoft a rafforzarne le garanzie e a fronteggiare un problema di percezione pubblica non marginale.

Il nuovo corso delineato da Nadella mette quindi al centro non più la quantità di software prodotto, ma la capacità di renderlo sicuro, integrato e intelligente. Una trasformazione che potrebbe ridefinire non solo l’identità di Microsoft, ma anche il modo in cui miliardi di persone nel mondo utilizzeranno i computer nei prossimi anni.