MLB All-Stars, debutta l'arbitro robot ma la precisione lascia a desiderare

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HDblog.it Jul 17, 2025 · 2 mins read
MLB All-Stars, debutta l'arbitro robot ma la precisione lascia a desiderare
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Due giorni fa, negli Stati Uniti si è tenuta la prima partita di baseball della lega più importante di tutte, la MLB (Major League Baseball, che da qualche anno si può seguire su Apple TV Plus), arbitrata da un sistema automatizzato che, per fare un parallelismo più in linea con i nostri usi e costumi, può essere paragonato alla VAR del calcio. Sostanzialmente il sistema si occupa di giudicare se i lanci sono stati regolari o meno. Il debutto non è stato particolarmente positivo: le squadre hanno contestato cinque decisioni prese dal sistema, e in quattro casi hanno avuto ragione.

Le premesse di sistemi come questo, dal VAR all’ABS (Automated Ball-strike System) del baseball, sono sempre quelle: eliminare, o quantomeno ridurre, il rischio di errori arbitrali. Gli umani inevitabilmente arrivano dove arrivano con gli strumenti che hanno a disposizione, e non si può fare troppo ricorso a moviole e sistemi analoghi in tempo reale, perché interrompono il flusso della partita, rischiano di allungare i tempi e in ultimo portano a un calo della spettacolarità del match. L’ABS in particolare sfrutta una serie di videocamere Hawk-Eye, molto diffuse in contesti del genere basati sull’azione ad alta velocità.

Il mondo del baseball sta testando l’ABS ormai dal 2019. Il sistema definisce l’area di strike in modo bidimensionale: viene impostata in automatico con un’altezza variabile tra il 53,5 e il 27% dell’altezza del battitore, che viene presa prima di ogni match. Già qui c’è una differenza sostanziale rispetto agli arbitri umani, che hanno sempre definito l’area in modo tridimensionale. Ogni volta che l’ABS emette un giudizio, un arbitro umano, insieme a battitori e ricevitori, hanno un paio di secondi per rivedere l’azione e, se lo ritengono, contestarla; in caso contrario la partita può procedere.

I test precedenti avevano portato a un tasso di fallimento delle contestazioni delle squadre molto superiore, di circa il 50%, rispetto a quanto si è verificato nella partita dell’altro ieri. In sostanza, per essere chiari, i test dimostravano una maggior precisione del sistema automatico, o quantomeno assistito dall’ABS. Per ora non ci sono stati commenti ufficiali della MLB, né è chiaro quali siano i piani per l’evoluzione del sistema nel medio e lungo termine. Le impressioni a caldo dei responsabili delle squadre sono comunque positive, soprattutto dal punto di vista del coinvolgimento del pubblico. Uno dei manager dei Los Angeles Dodgers ha per esempio dichiarato che “ai tifosi piace. Penso che i giocatori ci si siano divertiti. Servirà mettere a punto una strategia, se dovesse essere implementata durante la stagione. Ma a me piace. Penso che faccia bene al gioco”.