La VTKE (Verbund der Telekommunikations-Endgerätehersteller), alleanza dei produttori di apparecchiature terminali di telecomunicazione, ha accolto con favore la valutazione positiva dell’autorità olandese ACM sulla normativa relativa alla libertà di scelta del modem e spera che anche in Italia venga adottato un modello analogo.
Nei Paesi Bassi la regolamentazione è in vigore da oltre tre anni e, secondo la verifica prevista dall'articolo 10 della direttiva nazionale sulle apparecchiature terminali, si è dimostrata efficace e non richiede modifiche. Il modello olandese definisce con chiarezza anche il cosiddetto punto di terminazione di rete, considerato "adeguato all’obiettivo di promuovere la libera scelta dei terminali", e garantisce che la decisione sul dispositivo da collegare – fibra, cavo o DSL – sia interamente nelle mani del cliente.
L'esperienza dei Paesi Bassi mostra come la libertà di scegliere il modem porti benefici concreti agli utenti. Tra questi, la possibilità di adottare dispositivi più adatti alle proprie esigenze con migliori prestazioni, sicurezza e compatibilità smart, l'eliminazione dei canoni di noleggio e una maggiore facilità nel cambiare operatore.
La regolamentazione favorisce inoltre la concorrenza e l'innovazione tecnologica, contribuisce alla sostenibilità ambientale grazie a un utilizzo più prolungato dei dispositivi e riduce i rifiuti elettronici. Un altro aspetto rilevante è il maggiore controllo sulla sicurezza e sulla protezione dei dati, grazie alla possibilità per l'utente di gestire in autonomia impostazioni e aggiornamenti.
Il diritto alla libertà di modem è riconosciuto a livello europeo dal 2015, ma senza una normativa chiara che definisca il punto di terminazione della rete all'interno delle abitazioni – il cosiddetto Punto A – questa libertà resta solo teorica. Nei Paesi Bassi, invece, la regolamentazione ha reso effettivo tale diritto, diventando un esempio virtuoso per l'Europa.
Alla luce della conferma del successo del modello olandese, VTKE invita AGCOM a definire una regolamentazione analoga anche in Italia. Secondo l'Alleanza, adottare un modello trasparente e concorrenziale sarebbe essenziale per favorire la libertà di scelta dei consumatori e sostenere l'evoluzione digitale del Paese. L'associazione sottolinea come i Paesi Bassi siano stati tra i precursori in Europa e auspica che anche l'Italia si allinei agli esempi già avviati in altri Stati membri. Ad oggi, però, la decisione dell'Autorità italiana è ancora attesa.