Mondiali 2026 a rischio caldo estremo: il problema della crisi climatica

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HDblog.it Sep 10, 2025 · 2 mins read
Mondiali 2026 a rischio caldo estremo: il problema della crisi climatica
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Secondo lo studio, 10 dei 16 stadi designati per ospitare le partite sono già oggi classificati ad “altissimo rischio” di stress da calore. Entro il 2050, quasi il 90% degli impianti nordamericani dovrà affrontare condizioni climatiche critiche, con un terzo che vedrà la domanda d’acqua superare o eguagliare le risorse disponibili.

Il documento, il primo a valutare in linea con i parametri IPCC i rischi climatici dei Mondiali, non si limita al 2026: analizza anche le prossime edizioni, in programma tra Marocco, Spagna e Portogallo nel 2030 e in Arabia Saudita nel 2034, cosa che sottolinea che lo sport più popolare al mondo non potrà più ignorare gli effetti della crisi ambientale.

L’ex campione del mondo spagnolo Juan Mata, vincitore della Coppa del Mondo 2010 e da tempo attivo su temi sociali, ha ricordato come la devastante alluvione di Valencia dello scorso anno sia la prova concreta di un cambiamento climatico ormai in corso:

Come spagnolo, non posso ignorare la crisi climatica. Il calcio ha sempre unito le persone, ma oggi ci ricorda anche ciò che rischiamo di perdere.

Un’anteprima di quanto potrà accadere si è già vista alla recente Coppa del Mondo per Club negli Stati Uniti, dove i calciatori hanno parlato di condizioni impossibili: temperature elevate e temporali violenti hanno costretto la FIFA a introdurre pause di rinfresco, panchine all’ombra e ventilatori per attenuare il caldo dei giocatori.

I dati sottolineano che i 14 dei 16 stadi dei Mondiali negli Stati Uniti, in Canada e in Messico hanno superato le soglie di sicurezza nel 2025 per almeno tre importanti rischi climatici: caldo estremo, precipitazioni instabili e inondazioni. Tredici di questi stadi registrano già almeno un giorno ogni estate in cui la temperatura di bulbo umido (WGBT) supera la soglia stabilita dalla FIFA per le pause per bere, pari a 32°C, un indice riconosciuto a livello internazionale utilizzato per misurare lo stress termico umano in presenza di luce solare diretta.

A città come Dallas e Houston si toccano persino picchi oltre i 35°C, considerati dai climatologi il limite massimo di adattabilità per il corpo umano. Incoraggiante invece il parere dei tifosi, perché il 91% dei 3.600 intervistati tra i tre Paesi ospitanti auspica che il Mondiale del 2026 diventi un modello di sostenibilità.