Puli (TO) – Si è spento all’età di 89 anni Lindo Tersi, il visionario ideatore della scritta “Lavami!” sui parabrezza e sulle carrozzerie delle auto più impolverate. Tutti abbiamo conosciuto e ammirato la sua arte, spesso scambiata per moniti o scherni ad automobilisti incuranti della pulizia del proprio mezzo.
Dagli anni ’60 agli anni ’90 il signor Tersi ha apposto di suo pugno la suddetta dicitura su almeno 160.000 autovetture e tir di tutto il mondo, senza contare gli svariati e innumerevoli tentativi di imitazione, quasi tutti falliti, a parte la scritta ‘Dio c’è’.
Ma gli inizi non furono tutti rose e fiori, la sua arte non fu capita immediatamente, il successo stentò ad arrivare anche per via di una scelta tecnica, come ci rivela sua moglie Nivea Candori: “All’inizio Lindo non fu capito, perché quando scriveva ‘Lavami’ intendeva riferirsi agli interni delle auto; lui guardava i tappetini o i posacenere traboccanti di cicche – che all’epoca era una condizione comune – ma in realtà il significato profondo del suo messaggio era ‘lavami dentro'”. Perciò Tersi ha faticato non poco a imporsi, anche perché non tutte le auto luride all’interno erano altrettanto luride all’esterno, e questo depotenziava l’effetto della missiva.
“Così – aggiunge Nivea – gli suggerii di ampliare la sua visione e di concentrarsi sulla superficialità perché tanto gli italiani non guardano oltre l’apparenza e in più non capiscono un cazzo di arte, così dalla fine degli anni ’70 Lindo ha arricchito le sue creazioni aggiungendo le scritte ‘Lavami per favore’ e ‘Lavami stronzo'”. Rendendo immortale la sua arte nella nostra memoria.
Vittorio Lattanzi
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