Il mondo della creazione di contenuti video trema sotto i colpi dell'intelligenza artificiale generativa. A lanciare un chiaro segnale di preoccupazione è nientemeno che MrBeast, al secolo Jimmy Donaldson, il più grande YouTuber al mondo. Secondo Donaldson, l'avanzamento rapido di strumenti come Sora 2 di OpenAI, rilasciato di recente, ha creato un periodo "spaventoso" per i "milioni di creator che attualmente vivono dei contenuti che producono".
Ormai gli strumenti di AI sono in grado di creare video interamente formati partendo da semplici istruzioni testuali. La facilità con cui gli utenti possono riprodurre personaggi e materiale protetto da copyright utilizzando questi nuovi strumenti ha spinto lo stesso MrBeast a chiedersi, usando i suoi canali social, cosa accadrà a figure come lui "quando i video AI saranno validi quanto i video normali".
Le paure sull'impatto dell'AI sul mercato del lavoro sono molto diffuse, ma sono particolarmente acute nelle industrie creative, dove si sono già viste azioni sindacali estese nel settore cinematografico e dei videogiochi, segmenti dove, paradossalmente, è parecchio utilizzata.
Lars Erik Holmquist, professore di design e innovazione alla Nottingham Trent University, sostiene che l'AI sia essenzialmente uno strumento che rende la creatività molto più economica. A suo avviso, coloro che vinceranno nel breve periodo saranno semplicemente quelli che la sfrutteranno per creare contenuti di alta qualità.
Nonostante l'allarme, è improbabile che un creatore come MrBeast possa essere sostituito da video generati dall'AI. Il suo modello di business si basa sul far compiere alle persone azioni pericolose o scomode in cambio di denaro; se tali sfide non fossero reali, nessuno le guarderebbe. Tuttavia, il fatto che Donaldson abbia interrotto la sua usuale promozione video sul suo feed X per parlare di questa minaccia non è da sottovalutare.
L'AI potrebbe essere utile a MrBeast "dietro le quinte", ad esempio nella produzione o nella grafica. E in effetti ha provato proprio a farlo, lanciando un tool AI per generare le miniature dei video. Questa mossa ha però sollevato un polverone da parte di altri creator: il nodo della controversia riguardava l'addestramento dell'AI generativa, in quanto molti hanno accusato tali sistemi di rubare materiale protetto da copyright senza pagare gli autori.
A seguito delle polemiche, MrBeast ha rimosso gli strumenti dalla sua piattaforma di analisi e ha invece fornito collegamenti a designer in carne ed ossa. In tutto ciò, resta il mistero su Veo, il generatore video di Google, che viene addestrato su un sottoinsieme di video di YouTube, ma non è noto quanti siano, né se i video di MrBeast rientrino in questi dati di addestramento.
KillerPenguinsi certo... le poche interazioni possibili, che so anche l'acquisto di alimentari diventerà automatizzato, non ci saranno più cassiere con la quale provarci.
a circolare saranno robot che faranno le commissioni per i relativi proprietari, tuoi figli e tuoi nipoti preferiranno tenersi un VR in testa piuttosto che interagire con te, sta già succedendo oggi con i genitori che non sanno più educare i figli e gli mettono in mano un cellulare per farli stare zitti.
KillerPenguindovesse avverarsi, si porrà un'altra domanda... essendo che l'IA fino ad ora si è educata in base al lavoro creativo, identitario ed intellettuale dell'essere umano... se un domani nessun umano produrrà più materiale creativo, come si potrà crescere?
Pensavamo che l'IA fosse al nostro servizio, ma magari saremo noi a diventare al servizio dell'IA, lavoreremo per farla progredire.
Se il web presto verrà navigato più da bot che esseri umani, significherà che i contenuti che un essere umano ci pubblicherà sarà rivolto a delle IA, servirà a loro per crescere... quello che noi umani faremo.
E' uno scenario veramente distopico