NASA in protesta: "Stanno distruggendo decenni di progresso"

https://www.hdblog.it/mercato/articoli/n625821/protesta-nasa-tagli-budget/

HDblog.it Jul 18, 2025 · 2 mins read
NASA in protesta:
Share this

Per molti dipendenti della NASA, l'aria che si respira è quella di un'istituzione sotto assedio. "Quest'anno è stato un incubo assoluto che non si è mai fermato", confida uno scienziato del Goddard Space Flight Center, esprimendo un sentimento diffuso di angoscia e incertezza.

Il morale in centri di eccellenza come quello del Maryland è crollato, alimentato da mesi di voci su possibili riduzioni del personale e da un programma di dimissioni incentivate che sta già spingendo molti veterani a lasciare l'agenzia. La sensazione è che si stia tentando di convincere quante più persone possibile ad andarsene, per rendere meno dolorosi i licenziamenti forzati previsti entro la fine dell'anno.

Il nocciolo del problema risiede nella proposta di budget della Casa Bianca per il 2026, che, sebbene non ancora convertita in legge, sta già producendo effetti devastanti. La richiesta prevede un taglio drastico del 47% ai fondi per la scienza e una riduzione complessiva del 24% per l'intera agenzia. Le conseguenze più pesanti ricadrebbero sulla ricerca scientifica terrestre, in particolare quella climatica, e sulle missioni planetarie nello spazio profondo. Ben 41 missioni attive, che attualmente trasmettono dati preziosi, sono sulla lista dei possibili tagli, con rischi significativi per la sicurezza nazionale, la capacità di monitorare disastri naturali e il primato americano nel settore spaziale.

Un esempio emblematico di questa crisi è il destino della missione LISA (Laser Interferometer Space Antenna), un progetto congiunto tra NASA ed ESA dal valore di quasi 2 miliardi di euro. In sviluppo da quasi tre decenni, LISA promette di aprire una nuova finestra sull'universo studiando le onde gravitazionali dallo spazio, un'impresa che potrebbe cambiare radicalmente la nostra conoscenza del cosmo. La proposta di budget, però, ha azzerato i fondi per la missione, mettendo a rischio non solo i posti di lavoro al Goddard, dove si stanno costruendo componenti hardware cruciali, ma anche l'intero investimento dell'Agenzia Spaziale Europea.

Di fronte a questa prospettiva, si sta verificando un fenomeno preoccupante: una potenziale "fuga di cervelli". Molti scienziati americani, appassionati a progetti che rischiano di essere cancellati, stanno seriamente considerando di trasferirsi in Europa per continuare il loro lavoro. Alcune istituzioni scientifiche del vecchio continente si sono già mosse, contattando i ricercatori statunitensi per sondare il loro interesse a un trasferimento, ricevendo un numero di risposte definito "schiacciante e preoccupante".

È in questo clima che un gruppo di dipendenti e sostenitori, sotto il nome di "NASA Needs Help", ha deciso di far sentire la propria voce. Hanno organizzato una manifestazione di protesta per il 20 luglio, una data simbolica che segna il 56° anniversario dello sbarco sulla Luna dell'Apollo 11. Il paradosso è che, mentre la dirigenza della NASA sembra agire come se i tagli fossero già legge, il Congresso statunitense mostra un crescente supporto bipartisan per respingere le riduzioni più drastiche e ripristinare i fondi ai livelli precedenti. I manifestanti chiedono quindi che il Congresso intervenga con urgenza per proteggere l'agenzia da uno smantellamento che, a loro dire, sta già avvenendo, vanificando decenni di scoperte e progressi.