Il prossimo tormentone estivo potrebbe essere interamente frutto dell'intelligenza artificiale. Lo storico produttore Timbaland, infatti, ha annunciato in collaborazione con Suno la creazione di Stage Zero, una nuova etichetta discografica completamente dedicata alla creazione e produzione di artisti AI.
La prima artista completamente virtuale si chiama TaTa (è quella ritratta nell'immagine di apertura), e a lei viene affidato il compito di inaugurare un nuovo genere: l'A-Pop, in cui sia i brani sia i cantanti stessi sono completamente frutto dell'intelligenza artificiale. Timbaland dallo scorso ottobre è consulente creativo di Suno, piattaforma che sfrutta l'AI generativa per creare musica a partire da prompt.
IDOLI, E CIOÈ SIMULACRIL'idea di star virtuali non è di per sé inedita: in oriente già da tempo spopolano i "virtual idol", come Hatsun Miku (nell'immagine qui sotto si sta esibendo in un suo live olografico) che appunto non sono artisti in carne e ossa, ma che prima i produttori e poi il pubblico trattano come tali. La differenza, nel caso di TaTa, sta nel fatto che anche la produzione artistica sarà realizzata sfruttando l'AI, e che inoltre lo stile scelto per la protagonista non è quello anime, apertamente cartoonesco, ma invece punta al realismo.
TaTa sarà gestita come un'artista vera, con tanto di presenza sui social. D'altra parte, spostando il discorso su un fronte più filosofico, va osservato che la dialettica alla base dello star system da sempre delinea un rapporto tra fan e artisti che si svolge su piani di esistenza diversi, a partire dall'asimmetria di base che definisce la fama: e cioè essere conosciuti da una moltitudine di persone che invece non si conosce. Gli artisti famosi, in un certo senso, già sono individui virtuali, dal momento che è con le loro continue proiezioni che intratteniamo un rapporto, prevalentemente.
La star più è famosa e più abita di fatto una dimensione altre, dove la distanza con i fan è virtualmente incolmabile: esistono occasioni di prossimità, come i concerti dal vivo, ma anche in quel caso è difficile stabilire un rapporto diretto, e anzi quella distanza che riesce a ribadire la sua forza anche da vicino sancisce l'alterità assoluta dell'artista rispetto al suo pubblico. Lo star system, il meccanismo che consente ad alcune eletti di scalare le gerarchie della fama, di vedere la propria immagine moltiplicata e diffusa su scala nazionale e anche globale, è per la maggior parte legato a rappresentazioni, immagini. Non a caso "idolo" deriva da "eidolon", che in greco antico significa "simulacro": il famoso è l'immagine pubblica che la fama proietta di una persona, ma non coincide con quella persona fisica.
L'esistenza di un artista, così come della sua opera, non è legata alla sua presenza effettiva: continuiamo ad ascoltare artisti anche dopo la loro morte. E in alcuni casi anzi la scomparsa fisica, la transizione definitiva verso una dimensione altra, il compimento radicale di quella distanza che separa fan e personaggio famoso, finisce per accrescere le dimensioni del mito. Nel caso degli artisti completamente virtuali ci troviamo di fronte ad un problema inverso: la loro apparizione coincide fin dal principio con una scomparsa, dialoga con la loro assenza in qualità di persone fisiche. Ma appunto, probabilmente ciò che rende una star tale è un sistema di rappresentazioni, un gioco infinito di specchi che non necessariamente ha bisogno di un'immagine autentica all'origine: l'era dell'A-Pop ci dirà qualcosa di importante proprio su questi temi.
Meno appassionante, invece, il dibattito che si solleverà sulla musica creata dall'AI: i grandi successi globali già sono costruzioni a tavolino che non brillano certo per originalità artistica, mediamente, e in un panorama di appiattimento sfrenato novità come l'A-Pop possono radicalizzare questa tendenza ma anche aprire il campo a operazioni più sperimentali. Per i produttori musicali gli artisti AI sono macchine da soldi che non richiedono contratti e mediazioni: e quindi sicuramente c'è tutto l'interesse a spingere affinché questo tipo di progetti riescano ad affermarsi.