NATO investe in Space Forge: creeremo supermateriali nello spazio

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HDblog.it May 15, 2025 · 2 mins read
NATO investe in Space Forge: creeremo supermateriali nello spazio
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Una startup gallese sta attirando l’attenzione di tutta Europa — e non solo per il suo approccio ambizioso allo spazio. Space Forge, con sede a Cardiff, ha appena ottenuto un finanziamento da 30 milioni di dollari (circa 27,8 milioni di euro), guidato dal Fondo per l’Innovazione della NATO. L’obiettivo è sviluppare ForgeStar-2, il primo satellite commerciale per la produzione di materiali avanzati direttamente in orbita.

Il concetto alla base del progetto è tanto audace quanto affascinante: utilizzare le condizioni estreme dello spazio — microgravità, assenza di atmosfera e temperature estreme — per creare materiali che sarebbe impossibile produrre sulla Terra. Il primo satellite sperimentale, ForgeStar-1, è pronto a partire entro il 2025 a bordo di un razzo SpaceX dagli Stati Uniti. Sarà un prototipo grande quanto un forno da cucina, ma il suo potenziale è notevole.

Secondo Joshua Western, cofondatore e CEO di Space Forge, questi satelliti possono generare piccoli cristalli con una purezza inarrivabile sul nostro pianeta. Questi "semi" di cristallo potrebbero poi essere riportati sulla Terra e coltivati per ottenere versioni più grandi, fondamentali per creare semiconduttori estremamente efficienti. Si parla di chip in grado di dimezzare il tempo di ricarica di un’auto elettrica, ma anche di applicazioni in ambito farmaceutico o per creare leghe metalliche più resistenti.

Tuttavia, ForgeStar-1 non tornerà indietro: sarà distrutto intenzionalmente al rientro nell’atmosfera. I dati raccolti dai sensori a bordo saranno fondamentali per valutare il successo della missione e ottimizzare la successiva. È proprio ForgeStar-2 a rappresentare il vero salto tecnologico: un satellite riutilizzabile dotato di uno scudo termico — chiamato Pridwen — capace di proteggere il carico durante il rientro e consentire così missioni regolari di andata e ritorno tra spazio e Terra.

Space Forge stima che i suoi semi cristallini potrebbero raggiungere un valore fino a 60 milioni di dollari (circa 55,6 milioni di euro) al chilogrammo, rendendo economicamente sostenibile il processo, nonostante i costi elevati dei lanci. L’azienda afferma inoltre che i benefici ambientali, derivanti dall’efficienza energetica dei chip, compenserebbero le emissioni legate al lancio.

Il coinvolgimento della NATO suggerisce anche un interesse strategico e militare nella tecnologia di Space Forge. Possiamo immaginare che, oltre a contribuire all’autonomia produttiva europea in settori critici, i materiali avanzati generati in orbita potrebbero essere impiegati in ambito difensivo e di sicurezza.