Il chiacchierato browser con AI di Opera è finalmente disponibile, ma non per tutti. Si chiama Neon e promette un'esperienza agentica: l'AI è in grado di svolgere in autonomia le attività per cui viene programmata. Due questioni: la prima è che il browser è disponibile esclusivamente per un numero limitato di persone, tutti gli altri devono iscriversi alla lista d'attesa; la seconda è che Neon è a pagamento e non costa nemmeno poco.
Opera ha menzionato per la prima volta di essere a lavoro su un "browser agentico" a maggio di quest'anno. Da lì se n'erano perse le tracce: non c'erano stati grossi annunci, né rivelazioni scottanti. A distanza di quattro mesi, Neon è finalmente diventato una realtà.
Al cuore di Neon, troviamo 'Do', l'assistente virtuale che anima il browser. Ogni attività viene programmata all'interno di quelle che Opera chiama Tasks e che sono degli spazi di lavoro dedicati ad un obiettivo specifico.
All’interno di questi, l’AI si occupa di esplorare il web, raccogliere informazioni e svolgere le ricerche necessarie. Per semplificare ulteriormente il flusso, Opera ha introdotto anche le Cards, cioè delle scorciatoie che permettono di memorizzare delle istruzioni precise, in modo da poterle riutilizzare in un secondo momento.
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