Neuralink debutta in Canada con i primi impianti cerebrali

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HDblog.it Sep 08, 2025 · 2 mins read
Neuralink debutta in Canada con i primi impianti cerebrali
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Neuralink segna un nuovo passo nella sua espansione internazionale: dopo il Regno Unito, dove lo scorso mese aveva effettuato i primi impianti europei di interfacce cervello-computer, l’azienda di Elon Musk è approdata in Canada con due interventi eseguiti a Toronto. Le operazioni si sono svolte presso il University Health Network (UHN), una delle strutture ospedaliere più avanzate del Paese, nelle giornate del 27 agosto e del 3 settembre. I protagonisti sono due pazienti con lesioni al midollo spinale cervicale, che hanno ricevuto l’impianto del dispositivo di Neuralink attraverso un intervento robotico di altissima precisione.

L’iniziativa fa parte del progetto clinico CAN-PRIME, che ha l’obiettivo di testare la sicurezza dell’impianto e del robot chirurgico sviluppato dall’azienda californiana, oltre a valutare la possibilità di restituire un margine di autonomia a persone paralizzate. Nei prossimi mesi, i volontari saranno coinvolti in sessioni di ricerca e addestramento per imparare a utilizzare il dispositivo: potranno, ad esempio, muovere un cursore sullo schermo, scrivere messaggi, gestire un braccio robotico o controllare dispositivi smart semplicemente con il pensiero.

Il professor Andres Lozano, responsabile del team neurochirurgico di UHN, ha sottolineato come questo traguardo rappresenti un incontro fra neuroscienze, ingegneria e medicina clinica. Anche il dottor Thomas Forbes, direttore del dipartimento chirurgico, ha parlato di un avanzamento straordinario per la neurochirurgia canadese, ricordando il coraggio e la determinazione dei primi pazienti che hanno accettato di partecipare alla sperimentazione.

L’arrivo di Neuralink in Canada colloca il Paese tra i primi al mondo ad avviare studi clinici di questo tipo, dopo Stati Uniti e Regno Unito. Un segnale che conferma il ruolo crescente di Toronto e della UHN Foundation come centri di riferimento internazionale per l’innovazione neurotecnologica.

Le potenzialità dell’impianto sono enormi. Per chi vive con una paralisi, la possibilità di scrivere un’email, inviare un messaggio o interagire sui social network senza alcun movimento fisico può significare un cambio radicale nella quotidianità. Si tratta di azioni banali per molti, ma che per una persona con tetraplegia rappresentano la riconquista di spazi di indipendenza.

Neuralink, che ha già sperimentato la tecnologia sugli esseri umani negli Stati Uniti, punta ora ad ampliare il numero dei partecipanti: entro la fine del 2025 prevede di arrivare a 20-30 volontari, aprendo anche a persone affette da sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Parallelamente, l’azienda sta lavorando a futuri utilizzi, come il recupero della parola nei pazienti colpiti da ictus, il ripristino della vista e persino lo sviluppo di interfacce per la condivisione di ricordi o competenze.