New Glenn al secondo volo: missione NASA per Marte rinviata a ottobre

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HDblog.it Sep 29, 2025 · 2 mins read
New Glenn al secondo volo: missione NASA per Marte rinviata a ottobre
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Blue Origin ha aggiornato i propri piani per il secondo lancio del razzo New Glenn, uno dei più imponenti al mondo, che ora è fissato per la metà di ottobre. La missione avrà un carico particolarmente delicato: le due sonde gemelle ESCAPADE della NASA, destinate a studiare l’ambiente magnetico di Marte.

L’azienda di Jeff Bezosaveva inizialmente previsto la partenza per fine settembre, ma ha scelto di rinviare di alcune settimane, in modo da completare i test statici sul primo stadio GS1, che verranno effettuati a inizio mese presso la rampa LC-36 della Florida. Intanto, i due satelliti costruiti da Rocket Lab sono già in attesa di integrazione presso l’Astrotech Space Operations Facility di Titusville.

Per ESCAPADE (Escape and Plasma Acceleration and Dynamics Explorers) si tratta di un passo importante: le due sonde avrebbero dovuto inaugurare il debutto del New Glenn, ma la NASA aveva preferito non affidarsi a un razzo ancora non collaudato.

Dopo il successo del primo volo, che ha portato in orbita un satellite dimostrativo Blue Ring, le condizioni sono cambiate. Nonostante il booster non sia stato recuperato come previsto, la performance complessiva è stata giudicata sufficiente a guadagnarsi la fiducia dell’agenzia spaziale statunitense.

Il valore della missione è stimato in circa 76 milioni di euro e segna il primo lancio interplanetario per il New Glenn. Una volta inserite in orbita marziana, le sonde gemelle studieranno l’interazione tra vento solare e atmosfera del pianeta, contribuendo a chiarire come Marte abbia perso gran parte della sua protezione magnetica nel corso dei millenni. Questo genere di dati non è utile solo per comprendere il passato del pianeta rosso, ma anche per valutare la sua abitabilità futura.

Oltre al carico principale, il volo NG-2 ospiterà anche un esperimento secondario: un dimostratore tecnologico di Viasat, parte del progetto NASA Communications Services, pensato per sviluppare nuove soluzioni di rete per i satelliti in orbita terrestre.

Il razzo, alto 58 metri, è progettato per essere riutilizzabile. Blue Origin tenterà nuovamente di recuperare il booster GS1 con un atterraggio su una chiatta nell’Atlantico. L’esito di questa manovra sarà un banco di prova fondamentale per il futuro del programma, che punta a inserirsi nel mercato dei lanci commerciali pesanti oggi dominato da SpaceX. Se tutto procederà secondo i piani, la finestra di metà ottobre porterà il New Glenn al suo secondo test in volo.