Blue Origin si prepara a un nuovo appuntamento con la sua navetta suborbitale New Shepard, che martedì 26 agosto alle 14:30 (ora italiana) tenterà il decollo dal Launch Site One, nel deserto del Texas occidentale. La missione, denominata NS-35, porterà nello spazio il 200° carico utile dell’azienda fondata da Jeff Bezos, un traguardo simbolico per il programma. Si tratta di un volo senza equipaggio, rimandato di tre giorni dopo che sabato scorso un problema agli apparati avionici del booster aveva costretto a rinviare il tentativo.
Il lancio sarà trasmesso in diretta streaming sul sito ufficiale BlueOrigin.com, con collegamento a partire da un quarto d’ora prima. La durata complessiva del volo sarà di circa 10 minuti: il razzo salirà oltre la linea di Kármán, la quota convenzionalmente fissata a 100 chilometri che segna l’inizio dello spazio, per poi rientrare con un atterraggio propulsivo, mentre la capsula “RSS H.G. Wells” ridiscenderà frenata da paracadute.
A bordo viaggeranno una serie di esperimenti scientifici e didattici. Una parte significativa arriva dal programma TechRise Student Challenge promosso da NASA e Future Engineers, che permette a studenti e insegnanti di testare in microgravità idee di ricerca che spaziano dalla coltivazione di piante al comportamento dei fluidi, fino a indagini mediche. Altri esperimenti sono stati ideati da docenti del progetto “Teachers in Space” e si concentrano su parametri ambientali come radiazioni, rumore e condizioni interne della capsula durante il volo.
Tra i carichi più innovativi figura un sistema sviluppato dal Carthage College per misurare con precisione i livelli di propellente in microgravità, una tecnologia cruciale per i futuri viaggi interplanetari. Teledyne, in collaborazione con il Glenn Research Center della NASA, testerà invece un prototipo di cella a combustibile destinata in prospettiva a missioni lunari e marziane. Non mancano strumenti ottici e materiali da sperimentare in condizioni estreme: un rivestimento chimico innovativo verrà monitorato da 432 sensori, mentre un apparato di fluorescenza già provato sulla Stazione Spaziale Internazionale volerà per la prima volta su un razzo suborbitale.
Come in ogni missione New Shepard, saliranno a bordo anche le cartoline del progetto educativo “Club for the Future”, l’iniziativa no profit di Blue Origin che permette agli studenti di spedire messaggi nello spazio: dopo il volo, le cartoline vengono restituite ai mittenti con il timbro “flown to space”.
Per la capsula “H.G. Wells” sarà il quinto viaggio, mentre per la flotta New Shepard si tratterà della 35ª missione complessiva e della 21ª senza equipaggio.