Nexus: il supercomputer che calcola per 8 miliardi di umani

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HDblog.it Jul 16, 2025 · 2 mins read
Nexus: il supercomputer che calcola per 8 miliardi di umani
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Negli Stati Uniti sta per nascere un nuovo gigante del calcolo, un sistema talmente potente da superare la capacità di elaborazione combinata dell'intera popolazione mondiale. Si chiama Nexus e, una volta operativo, sarà in grado di eseguire oltre 400 biliardi di operazioni al secondo. Per dare un'idea della sua scala, è come se ogni singola persona sulla Terra eseguisse 50 milioni di calcoli ogni secondo, senza mai fermarsi. Questa straordinaria potenza non è fine a se stessa, ma è destinata a diventare il motore per alcune delle più grandi sfide scientifiche e tecnologiche del nostro tempo. I ricercatori potranno sfruttare le sue capacità per accelerare la scoperta di nuovi farmaci, progettare soluzioni innovative per l'energia pulita, affinare i modelli climatici per comprendere meglio il nostro pianeta e dare un nuovo impulso allo sviluppo della robotica avanzata.

Il progetto è guidato dal Georgia Institute of Technology, che si è assicurato un finanziamento di 20 milioni di dollari, circa 18,4 milioni di euro, dalla National Science Foundation (NSF) per la sua realizzazione. “Il Georgia Tech è orgoglioso di essere una delle principali fonti nazionali di talenti e tecnologie AI che stanno alimentando un'autentica trasformazione nella nostra economia”, ha commentato Ángel Cabrera, presidente dell'istituto. “È giusto che siamo stati scelti per ospitare questo nuovo supercomputer, che supporterà una nuova ondata di innovazione basata sull'AI in tutta la nazione”.

L'aspetto forse più significativo di Nexus, tuttavia, non risiede solo nella sua forza bruta, ma nella sua filosofia di accesso. A differenza di molte infrastrutture simili, spesso riservate a pochi centri d'eccellenza, Nexus è stato concepito per "livellare il campo di gioco". L'obiettivo è rendere fruibile l'accesso agli strumenti di AI più potenti, rendendoli disponibili a scienziati e accademici di diverse istituzioni in tutto il paese, anche quelle meno attrezzate, attraverso un processo di richiesta gestito dalla NSF.

Per raggiungere questo scopo, il sistema non sarà solo potente ma anche più accessibile, grazie a interfacce studiate per essere più intuitive per ricercatori che non sono necessariamente esperti di calcolo ad alte prestazioni (HPC). L'architettura di Nexus è impressionante tanto quanto la sua velocità: sarà equipaggiato con 330 terabyte di memoria e ben 10 petabyte di storage flash. Per visualizzare questa capacità di archiviazione, basti pensare a una pila di risme di carta alta 500.000 chilometri, una colonna che potrebbe estendersi dalla Terra fino alla Luna e coprire un terzo del viaggio di ritorno.

La costruzione inizierà quest'anno, con l'obiettivo di rendere il supercomputer pienamente operativo entro la primavera del 2026, segnando l'ingresso del Georgia Tech nell'olimpo dei centri accademici di supercalcolo e aprendo le porte a scoperte che oggi possiamo solo immaginare.