Lamborghini ha deciso di rivedere i propri piani di elettrificazione per l’Urus. Contrariamente a quanto annunciato in passato, il prossimo SUV della Casa di Sant’Agata Bolognese non sarà elettrico, ma continuerà a essere proposto in versione ibrida plug-in. La notizia è stata confermata direttamente dal CEO dell’azienda, Stephan Winkelmann, che ha spiegato come la scelta sia legata all’incertezza normativa globale e alla difficoltà di prevedere l’evoluzione del mercato nel medio termine.
La prossima generazione della Urus non sarà elettrica (per ora)
Quando nel 2024 l’Urus fu proposta esclusivamente in versione ibrida, era in programma entro la fine del decennio, il passaggio della generazione successiva a una versione completamente elettrica. Non sarà così, almeno per il momento. La versione elettrica dell’Urus, infatti, non è stata del tutto cancellata, ma posticipata. Lamborghini prevede di introdurla non più entro il 2030, ma nel 2035, anno in cui entreranno in vigore in Europa le normative che imporranno la vendita esclusiva di veicoli a zero emissioni. La scelta di rimandare l’arrivo dell’Urus elettrica segue una linea simile a quella adottata da Porsche, che ha deciso di mantenere in gamma il Cayenne a motore termico anche dopo l’introduzione del nuovo modello elettrico. Se per la versione elettrica bisognerà aspettare ancora dieci anni, ne dovrebbero bastare meno per la nuova generazione, che sarà completamente rinnovata e non semplicemente un’evoluzione della versione attuale.
Il design non è ancora stato definito, ma Winkelmann ha assicurato che il progetto sarà del tutto inedito. L’obiettivo è mantenere alta l’attenzione sulle prestazioni, con ogni probabilità partendo dall’attuale configurazione da 789 CV basata su un V8 ibrido plug-in.