Sarebbe bello che le nuove regole per limitare le chiamate indesiderate dei call center funzionassero davvero. I miei colleghi ci stanno sbattendo la testa da mesi, perché i trucchi usati dagli spammer per far passare queste comunicazioni (che arrivano dall’estero, e quindi con un percorso diverso da quello locale) sono davvero biechi, tipo fare una connessione con un numero “buono” ma poi cambiare in corsa il callerID con il numero farlocco. Aspettatevi forse qualche piccolo miglioramento temporaneo, ma scommetto che questa gentaglia troverà altri modi per bypassare i controlli degli operatori nazionali.
In compenso non aspettatevi nulla sul piano degli SMS farlocchi. Questo per una ragione banale: AGCom ha deciso che far leggere a un programma (non a una persona, attenzione!) il testo dei messaggi inviati sarebbe contro la privacy anche senza sapere il numero di mittente e destinatario. Quindi le tecniche statistiche per trovare dei pattern nei messaggi inviati non possono essere usate. (Per chi si chiedesse “ma come si fa a distinguere gli spammatori da banche o aziende a cui abbiamo dato il permesso di inviare messaggi promozionali?” la risposta è che in quei casi ci sono dei contratti e i messaggi sono inviati attraverso numeri speciali).