Nel messaggio rivolto alla community, che trovate in formato integrale al link in FONTE, Pei ha sottolineato come il finanziamento rappresenti il punto di partenza di una nuova fase per costruire una piattaforma integrata in cui hardware e software convergano in un ecosistema basato sull'AI. Secondo Nothing, lo smartphone continuerà a essere centrale anche nell’era dell’intelligenza artificiale, ma il settore non potrà limitarsi a piccoli aggiornamenti, poiché servirà un’evoluzione radicale. L’obiettivo è creare sistemi operativi capaci di conoscere a fondo i propri utenti, adattandosi dinamicamente ai bisogni individuali e automatizzando le azioni meno rilevanti.
L’azienda immagina un futuro con miliardi di sistemi operativi personalizzati, inizialmente su smartphone, auricolari e smartwatch, per poi estendersi a occhiali smart, robot e veicoli elettrici. In soli quattro anni Nothing ha spedito milioni di dispositivi, superando nel 2025 quota 1 miliardo di dollari di vendite complessive, con una crescita del 150% nell’ultimo anno. Merito, spiega Pei, di una filiera globale in grado di coniugare qualità, rapidità e contenimento dei costi, oltre al coinvolgimento diretto della community di utenti.
L'infrastruttura aziendale, sottolinea sempre Pei, rende Nothing capace di portare sul mercato nuovi prodotti in pochi mesi, un vantaggio competitivo che la distingue dai grandi player storici. Il CEO anticipa anche l’arrivo di una nuova categoria di dispositivi nativi per l’intelligenza artificiale, in grado di affiancare lo smartphone e di essere disponibili in qualsiasi contesto d’uso. I primi modelli dovrebbero debuttare già nel corso del prossimo anno.