Essential Space, la funzionalità AI degli smartphone Nothing che ha debuttato con la serie (3a), sarà sempre gratuita, almeno nella forma attuale: a confermarlo è stata la società stessa, più nello specifico il suo fondatore in persona, l’ex OnePlus Carl Pei. Indiscrezioni sulla possibile trasformazione in un servizio a pagamento (peraltro piuttosto salato: 120 dollari l’anno) avevano iniziato a circolare qualche giorno fa in dopo uno dei cosiddetti “APK Teardown”, processi di analisi delle risorse materiali delle app alla ricerca di notizie e anticipazioni in arrivo in futuro.
Contattata per un commento, in quella fase Nothing si era semplicemente limitata a dire che non aveva ancora preso una decisione definitiva sull’eventuale prezzo di Essential Space, una feature che passa attraverso un tasto hardware dedicato - l’utente cattura uno screenshot e aggiunge, se vuole, delle note vocali, poi l’intelligenza artificiale si occupa di analizzare le informazioni ed estrapolare possibili suggerimenti per l’utente - promemoria, appuntamenti, liste/cose da fare e così via. Chiariamoci, è senz’altro un’idea piuttosto simpatica e soprattutto originale nel campo dell’AI, ma 10 dollari al mese sembrano davvero un po’ troppi - quantomeno questo era il mood generale nelle discussioni online a riguardo.
In una lunga intervista pubblicata dal canale ufficiale di Nothing, che tocca molti argomenti diversi, Carl Pei ha dedicato qualche minuto anche alla storia di Essential Space in abbonamento. Il momento saliente parte dal trentunesimo minuto circa, ma in sintesi la posizione di Carl Pei è che l’indiscrezione deve essere emersa da una vecchia versione sperimentale dell’APK correlata a Essential Space, in cui tutto era ancora incerto. Nel software stabile del ramo principale queste stringhe non ci sono mai state, dice. Al tempo stesso, Pei riconosce che la comunicazione della società non è stata delle migliori quando si è trattato di fare chiarezza.
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