Nothing ha confermato ufficialmente che il 1° luglio, insieme al Phone (3), presenterà anche una “nuova categoria di prodotto”, ovvero le tanto chiacchierate Headphone (1), appunto le sue prime cuffie ad archetto vere e proprie dopo i tanti auricolari. Zero dettagli concreti sulle cuffie, naturalmente, ma già la conferma della loro esistenza è piuttosto interessante - soprattutto perché conferiscono credibilità alle indiscrezioni già emerse in via ufficiosa fino a questo momento, anche se sono obiettivamente molto scarse.
Sappiamo infatti che le cuffie dovrebbero essere disponibili in colorazione bianca o nera, e che si posizioneranno in una fascia di mercato tutt’altro che economica: il prezzo di listino dovrebbe essere di 299 euro. Siamo più o meno ai livelli delle Sony WH-1000XM5, le cuffie flagship di precedente generazione che sono state rimpiazzate proprio in questi giorni dalle XM6 (che abbiamo apprezzato peraltro moltissimo). Naturalmente è solo un esempio tra tanti.
La conferma è arrivata da Carl Pei stesso, fondatore di Nothing, in occasione della conferenza SXSW di Londra. Si dice che Nothing abbia molta fiducia nelle sue cuffie, e che punti addirittura a superare le AirPods Max di Apple, che per riferimento costano quasi il doppio, 579€ di listino, dal punto di vista di qualità del suono. Purtroppo per il momento non si sa molto altro, come dicevamo, ma siamo sicuri che la solita strategia di “trickle marketing” tipica di Carl Pei fin dai tempi di OnePlus, in cui le anticipazioni sono costanti e frequentissime, per quanto piccole prese individualmente, ci permetteranno di farci un’idea più precisa man mano che ci avvicineremo alla data fatidica.
Quello del primo luglio è un evento piuttosto importante per Nothing, che intende lanciare, per sua stessa dichiarazione, il suo primo vero smartphone top di gamma, appunto il Phone (3). Benché in passato ci siano stati sia il Phone (1) sia il Phone (2), possiamo definirli più degli upper midrange, volendo addirittura dei device di fascia alta, ma non certo di più. Attenzione, però: potrebbe essere anche il primo smartphone Nothing senza i LED Glyph, che hanno reso così facile identificare la società rispetto alla concorrenza. Niente paura, però: sembra che la direzione in cui Nothing vuole muoversi non sia quella di una rinuncia, ma di un’evoluzione.