La circolare dell’INPS ufficializza le istruzioni per il cosiddetto “nuovo bonus mamme”, rivolto alle lavoratrici madri con almeno due figli e un reddito annuo da lavoro fino a 40 000 €. Per l’anno 2025 è previsto un contributo pari a 40 euro mensili (fino a un massimo di 480 euro) erogato in un’unica soluzione nel mese di dicembre. Le domande devono essere presentate entro il 9 dicembre secondo le modalità indicate dall’INPS.
"Avere figli non è obbligatorio": la rivoluzione delle millennials childfree per sceltaCosa prevede la circolare INPS sul nuovo bonus mamme
L’INPS ha pubblicato la circolare che chiarisce le modalità di accesso al nuovo bonus mamme 2025, una misura pensata per sostenere le lavoratrici madri con almeno due figli. Il contributo, introdotto dalla legge di Bilancio, prevede un rimborso di 40 euro al mese per ogni madre lavoratrice con contratto attivo e reddito entro i 40.000 euro annui.
Le novità rispetto agli anni precedenti
A differenza dei precedenti incentivi alla maternità, il nuovo bonus non è un assegno mensile ma un rimborso unico che verrà accreditato nel mese di dicembre 2025. La misura punta a favorire l’occupazione femminile, e a compensare parzialmente i costi legati alla gestione familiare e lavorativa.
A chi è rivolto il contributo: tipologie di beneficiarie
Il bonus è destinato alle lavoratrici dipendenti del settore privato, pubbliche o assunte con contratti a tempo determinato o indeterminato. Sono incluse anche le lavoratrici part-time, purché in forza al momento della domanda. Per ottenere il beneficio, la madre deve:
- avere almeno due figli (anche se non conviventi);
- essere occupata con contratto attivo;
- possedere un reddito da lavoro inferiore a 40.000 euro lordi annui.
L’INPS specifica che il reddito deve risultare dall’ultima dichiarazione fiscale disponibile.
Importo, modalità e tempistiche del bonus per il 2025
Quanto vale il bonus e come viene calcolato
L’importo complessivo ammonta a 480 euro per il 2025, corrispondenti a 40 euro per ciascun mese di lavoro svolto durante l’anno. Il bonus non è frazionabile, di conseguenza, anche se la lavoratrice ha lavorato solo alcuni mesi, l’importo sarà calcolato proporzionalmente.
Modalità di erogazione: unica soluzione a dicembre
A differenza dei bonus precedenti, l’erogazione non è mensile ma una tantum: quindi, l’INPS accrediterà il totale relativo a dicembre 2025, direttamente sul conto corrente indicato nella domanda. È quindi importante verificare con cura l’IBAN al momento dell’invio per evitare ritardi.
Esenzione fiscale, contributiva e impatto sull’ISEE
Un elemento importante da ricordare è che il bonus non concorre alla formazione del reddito né è soggetto a tassazione. Non influisce, quindi, sul calcolo dell’ISEE e non è considerato reddito imponibile ai fini previdenziali: in pratica, l’intero importo resta netto in busta.
Nuovo bonus mamme: requisiti dettagliati e casi particolari da considerare
Requisiti per accedere al nuovo Bonus mamme 2025
Per poter presentare la domanda del nuovo Bonus mamme 2025, le lavoratrici devono dichiarare — sotto la propria responsabilità — di rispettare tutti i requisiti previsti dalla normativa INPS. In particolare, è necessario rientrare in una delle situazioni elencate di seguito.
- Madri con due figli: la richiedente deve avere esattamente due figli, e il più piccolo deve avere meno di dieci anni al momento della domanda.
- Madri con tre o più figli: in questo caso, il requisito di età si estende; il figlio più giovane deve avere meno di diciotto anni.
- Condizione lavorativa: la beneficiaria deve essere una lavoratrice madre, appartenente a una delle seguenti categorie, ossia essere dipendente (escluse le lavoratrici domestiche); autonoma iscritta alle gestioni previdenziali obbligatorie; iscritta a una cassa professionale (comprese quelle istituite dai decreti legislativi n. 509/1994 e n. 103/1996), oppure alla Gestione separata INPS.
- Le madri con tre o più figli che lavorano come dipendenti devono inoltre dichiarare di non avere un contratto a tempo indeterminato nei mesi per i quali si richiede il beneficio.
- Limite di reddito: la somma dei redditi da lavoro percepiti nel 2025 non deve superare i 40.000 euro lordi annui. Questo tetto rappresenta la soglia massima per accedere al contributo e deve essere calcolato considerando i redditi rilevanti ai fini fiscali.
Lavoratrici autonome, professioniste e categorie escluse
Restano escluse dal bonus le autonome, le libere professioniste e le partite IVA. Il beneficio, infatti, è pensato come integrazione contributiva per lavoratrici dipendenti; tuttavia, il Governo sta valutando misure simili per le professioniste iscritte alle casse private.
Come presentare la domanda: istruzioni operative e scadenze
Scadenze e modalità per presentare la domanda del Nuovo bonus mamme 2025
L’INPS ha fissato con chiarezza i termini per la presentazione delle domande relative al nuovo bonus mamme 2025. Le lavoratrici interessate dovranno inoltrare la richiesta entro 40 giorni dalla pubblicazione della circolare n. 139, avvenuta il 28 ottobre. Questo significa che la scadenza effettiva è fissata al 9 dicembre 2025, poiché il 7 cade di domenica e l’8 è giorno festivo.
Per chi invece maturerà i requisiti dopo tale data, l’INPS ha previsto una finestra supplementare: sarà possibile presentare la domanda fino al 31 gennaio 2026. Si tratta di una proroga utile per le madri che, ad esempio, avranno un figlio nel corso degli ultimi mesi del 2025 o che perfezioneranno i requisiti lavorativi successivamente.
Documentazione necessaria e dati da preparare
Al momento della domanda, occorre indicare:
- i dati anagrafici e familiari dei figli;
- l’IBAN per l’accredito del bonus;
- l’autodichiarazione del reddito da lavoro entro 40.000 euro.
L’INPS potrà richiedere in seguito documenti integrativi o verifiche sul rapporto di lavoro.
Dove richiedere il nuovo bonus mamme 2025
Il servizio per l’invio delle richieste sarà attivo attraverso i canali ufficiali dell’INPS. Le lavoratrici potranno accedere al portale www.inps.it, utilizzando la propria identità digitale — SPID di livello 2, CIE 3.0, CNS o sistema eIDAS — e compilare il modulo online in autonomia. In alternativa, è possibile contattare il Contact Center Multicanale, al numero verde 803.164 da rete fissa o allo 06 164.164 da mobile (a pagamento secondo il proprio gestore).
Chi preferisce un supporto diretto potrà rivolgersi agli istituti di patronato, che forniranno assistenza gratuita per la compilazione e l’invio della domanda. Durante la procedura sarà necessario indicare la modalità di pagamento prescelta: l’accredito può essere effettuato su un conto corrente dotato di IBAN oppure tramite bonifico domiciliato, a seconda delle preferenze della richiedente.
L’INPS raccomanda di prestare attenzione alla correttezza dei dati inseriti, in particolare all’IBAN, per evitare ritardi nei pagamenti. La ricevuta telematica generata dal sistema costituisce prova della domanda presentata e andrà conservata fino all’effettiva erogazione del bonus.
Errori comuni da evitare e consigli utili
Uno degli errori più frequenti riguarda IBAN errato o intestato a terzi. Quindi, il nostro consiglio è di controllare attentamente i dati, ma anche di conservare la ricevuta telematica della domanda. È utile anche iscriversi ai servizi di notifica INPS per ricevere aggiornamenti sullo stato della pratica.
Quali scenari per il futuro: dal contributo ponte all’esonero contributivo
Cosa cambia dal 2026 e oltre
Il bonus mamme 2025 è una misura sperimentale, ma il Governo punta a trasformarlo in un esonero contributivo strutturale per le madri lavoratrici. L’obiettivo? Ridurre il costo del lavoro femminile e incentivare la permanenza delle donne nel mercato. L’iniziativa si inserisce in un pacchetto più ampio di politiche a favore della genitorialità e della parità di genere. Inoltre, questo contributo si affianca ad altri strumenti come l’assegno unico universale, i congedi parentali e i bonus asili nido.
Cosa aspettarsi per le nuove manovre e decreti attuativi
Nei prossimi mesi l’INPS potrebbe emanare nuove circolari integrative, per chiarire casi particolari o semplificare la procedura. Il Governo, intanto, valuta la possibilità di estendere il beneficio anche alle lavoratrici autonome nel 2026, ampliando così la platea dei destinatari.
Abbiamo visto che il bonus mamme INPS 2025 rappresenta un aiuto concreto per migliaia di donne lavoratrici; con una domanda semplice e scadenze chiare, può offrire un sostegno economico diretto senza complicazioni fiscali. La parola d’ordine è non aspettare l’ultimo giorno: la domanda va presentata entro il 9 dicembre 2025 per non perdere il diritto al contributo.
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