Nuovo chip AI ispirato al cervello: consuma 100 volte meno energia

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HDblog.it May 26, 2025 · 2 mins read
Nuovo chip AI ispirato al cervello: consuma 100 volte meno energia
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Un nuovo chip AI progettato da un gruppo di ricercatori tedeschi potrebbe segnare un netto cambio di passo nell’elettronica intelligente. Si chiama AI Pro ed è frutto del lavoro del team guidato da Hussam Amrouch, professore all'Università Tecnica di Monaco (TUM). La sua particolarità? Un’architettura ispirata al cervello umano, capace di elaborare informazioni direttamente sul dispositivo, senza bisogno di connessioni internet o servizi cloud. Una soluzione pensata non solo per garantire la massima efficienza energetica, ma anche per proteggere al meglio la privacy dei dati.

Diversamente dai tradizionali processori che separano le unità di memoria da quelle di calcolo, AI Pro le integra in un’unica struttura compatta. Questo approccio, detto neuromorfico, riprende il funzionamento delle reti neurali biologiche e consente al chip di apprendere e prendere decisioni in modo autonomo. Uno dei concetti chiave alla base di questo chip è il cosiddetto "hyperdimensional computing", una tecnica che consente di riconoscere e associare pattern anche con una quantità ridotta di dati. In altre parole, l’AI Pro non ha bisogno di vedere milioni di esempi per riconoscere un oggetto: gli basta comprenderne le caratteristiche distintive.

Nonostante le sue dimensioni ridotte – appena un millimetro quadrato e circa 10 milioni di transistor, a fronte dei 200 miliardi presenti nei chip NVIDIA – le prestazioni del prototipo sono impressionanti. Durante i test, ha consumato solo 24 microjoule, un valore da record rispetto ai processori concorrenti, che richiedono tra 10 e 100 volte più energia. Questo rende il chip particolarmente adatto a dispositivi mobili e indossabili, come smartwatch in grado di monitorare la salute in tempo reale, senza inviare i dati a server esterni.

Il chip è stato realizzato con il supporto tecnico della società Global Foundries, presso lo stabilimento di Dresda, e nonostante il prototipo abbia ancora un costo elevato – circa 30.000 euro – l'obiettivo dei ricercatori non è entrare in concorrenza diretta con i giganti del settore. Piuttosto, puntano a creare soluzioni su misura per applicazioni dove l’autonomia operativa e la sicurezza sono fondamentali. Pensiamo, ad esempio, ai droni capaci di analizzare autonomamente le traiettorie in volo o ai robot che devono prendere decisioni rapide in ambienti complessi.

Come ha affermato lo stesso Amrouch, mentre le aziende come NVIDIA promettono di risolvere tutto centralizzando i dati, il chip AI Pro dimostra che è possibile ottenere intelligenza distribuita, efficiente ed estremamente localizzata. Questa nuova generazione di processori potrebbe aprire scenari inediti per l’AI, specialmente in contesti dove la connettività è limitata o la riservatezza dei dati è una priorità imprescindibile. Ed è proprio la capacità di apprendere coOKme un cervello umano, usando meno risorse, che rende AI Pro un progetto da tenere d’occhio.