Nuovo fotovoltaico galleggiante nelle Baleari, quasi 1.5MW di picco

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HDblog.it Jun 09, 2025 · 2 mins read
Nuovo fotovoltaico galleggiante nelle Baleari, quasi 1.5MW di picco
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Un ambizioso progetto fotovoltaico prenderà forma a Capdepera, dove verrà installato il più vasto impianto solare galleggiante dell’intero arcipelago balearico. Collocato all’interno di una vasca di irrigazione, il sistema sarà in grado di coprire il fabbisogno energetico di circa 650 nuclei familiari ogni anno. La struttura si estenderà su una superficie di oltre 9.000 metri quadrati e sarà composta da 2.528 moduli fotovoltaici. Questa configurazione renderà il sito il maggiore esempio di produzione solare su acqua delle Isole Baleari.

Il progetto, reso possibile da un finanziamento di quasi 1,45 milioni di euro, è stato avviato sotto l’egida della Conselleria de Empresa, Empleo y Energía, attraverso l’Instituto Balear de la Energía (IBE).

L’adozione di pannelli solari su bacini idrici rappresenta una strategia efficace non solo per la generazione sostenibile di energia, ma anche per la protezione degli ecosistemi acquatici: limitano l’evaporazione, riducono l’innalzamento della temperatura dell’acqua e contribuiscono alla salvaguardia della biodiversità. Negli Stati Uniti, questa tecnologia è nota come “floatovoltaics” e viene impiegata su superfici d’acqua dolce per garantire un uso efficiente dello spazio e preservare le risorse idriche. Un esempio emblematico è la California, dove l’installazione su canali e bacini aiuta a fronteggiare carenze idriche e rischi ambientali legati agli incendi.

Nel caso di Capdepera, l’impianto avrà una potenza di picco pari a 1.477,44 kWp e sarà dotato di quattro inverter da 350 kW ciascuno, per un totale di 1.400 kW. Si prevede una produzione annua in grado di evitare l’immissione di oltre 1.000 tonnellate di anidride carbonica, contribuendo significativamente alla riduzione delle emissioni climalteranti.

Oltre ai benefici energetici, la presenza dei pannelli sull’acqua aiuta a mantenere più freschi i moduli, migliorandone l’efficienza, e limitando come già detto la perdita di acqua per evaporazione, ottimizza anche l’uso agricolo dell’invaso. Questo approccio consente di valorizzare superfici già antropizzate, senza intaccare nuove aree di suolo, e permette una sinergia virtuosa tra produzione elettrica e gestione irrigua.

In parallelo, altri tre impianti simili sono in fase di realizzazione nei comuni di Santa Maria del Camí, Consell e Ariany. Insieme raggiungeranno una potenza complessiva di 2,1 MWp, sufficiente ad alimentare un paese delle dimensioni di Maria de la Salut. Il budget per queste tre strutture ammonta a oltre 3 milioni di euro e l’impatto ambientale sarà significativo: si stima una riduzione di CO₂ pari a 1.700 tonnellate all’anno, equivalente all’assorbimento garantito da 170.000 alberi.

Nel medio termine, l’IBE prevede di ampliare ulteriormente la rete di impianti galleggianti nei bacini di Inca (1,4 MW), Artà (2,8 MW), Ciutadella (0,5 MW) e Santa Eulàlia des Riu (0,5 MW). In particolare, l’infrastruttura prevista per Ciutadella integrerà anche un innovativo sistema di stoccaggio con batterie, con una capacità complessiva di 4.000 kWh, introducendo una novità tecnologica rilevante per la regione.