Nvidia cresce nel Q2 : ricavi record spinti dal boom dell'AI

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HDblog.it Aug 28, 2025 · 2 mins read
Nvidia cresce nel Q2 : ricavi record spinti dal boom dell'AI
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Se c'è una società che continua a macinare record su record sin dall'inizio del boom dell'intelligenza artificiale, quella è sicuramente Nvidia. L'azienda, oggi la più preziosa al mondo, ha dimostrato ancora una volta la sua posizione dominante presentando risultati finanziari che testimoniano una crescita inarrestabile.

A rpingere questo successo è la nuova generazione di chip, la piattaforma Blackwell, definita dal CEO Jensen Huang come "la piattaforma AI che il mondo stava aspettando". I numeri parlano chiaro: solo le vendite dei nuovi processori Blackwell hanno contribuito per ben 27 miliardi di dollari, circa 25,6 miliardi di euro, ai ricavi trimestrali. Ma questo dato è solamente un pezzo fondamentale di un puzzle più grande, quello del settore dei data center, che da solo ha generato entrate per 41,1 miliardi di dollari (circa 39 miliardi di euro), evidenziando ancora una volta come le aziende attive nel campo dell'AI abbiano una fame insaziabile di potenza di calcolo. E su questo versante, Nvivida al momento non ha competitor in grado di tenerle testa.

Questo straordinario rendimento nel settore dei data center ha spinto i risultati complessivi dell'azienda a livelli mai visti prima. Nvidia ha chiuso il secondo trimestre con un fatturato totale di 46,7 miliardi di dollari, corrispondenti a circa 44,4 miliardi di euro, segnando un impressionante aumento del 56% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Non meno sorprendente è l'utile netto, che ha raggiunto i 26,4 miliardi di dollari (circa 25,1 miliardi di euro), con un balzo del 59% su base annua. Questi dati non sono semplici cifre in un bilancio, ma la prova concreta di un'era in cui l'infrastruttura per l'AI è diventata il bene più prezioso. Lo stesso Huang ha proiettato questa tendenza nel futuro, prevedendo che la spesa globale in infrastrutture AI potrebbe raggiungere una cifra compresa tra i 3 e i 4 mila miliardi di dollari entro la fine del decennio.

Tuttavia, non tutto è rose e fiori nel percorso di Nvidia. Sullo sfondo di questo trionfo finanziario si profila un'ombra geopolitica complessa, legata al mercato cinese. L'azienda ha infatti confermato di non aver venduto alcun chip H20, la versione specificamente progettata per la Cina per aggirare le restrizioni statunitensi, a clienti cinesi nell'ultimo trimestre.

Curiosamente, sono stati venduti chip H20 per un valore di 650 milioni di dollari (circa 617,5 milioni di euro) a un cliente non cinese. La questione è delicata e le recenti disposizioni dell'amministrazione Trump permetterebbero la vendita in Cina pagando una tassa del 15% sulle esportazioni, ma l'incertezza normativa regna sovrana. La direttrice finanziaria Colette Kress ha spiegato che, sebbene alcuni clienti cinesi abbiano ottenuto le licenze, l'azienda non ha ancora spedito alcun dispositivo a causa di questa instabilità. La situazione è ulteriormente complicata dalla posizione del governo cinese, che ha scoraggiato l'uso di chip Nvidia, alimentando voci su un possibile stop alla produzione dell'H20.

Guardando avanti, le previsioni per il terzo trimestre rimangono ottimistiche, con una stima di fatturato di 54 miliardi di dollari (circa 51,3 miliardi di euro), una cifra che, significativamente, non include alcuna potenziale vendita di H20 in Cina.