Nvidia ha lanciato un appello diretto ai legislatori statunitensi, esortandoli ad abbandonare l'idea di imporre l'integrazione di backdoor o kill switch nei chip avanzati per l'intelligenza artificiale. In un post pubblicato sul proprio blog ufficiale (link in Fonte), sia in inglese che in cinese, l'azienda ha affermato che una simile mossa rappresenterebbe un "regalo per hacker e attori ostili", minando la sicurezza dell'infrastruttura digitale globale.
La presa di posizione di Nvidia arriva in risposta a una proposta attualmente in discussione alla Casa Bianca e in entrambi i rami del Congresso statunitense. L'idea è quella di obbligare le aziende di semiconduttori americane a includere una tecnologia di verifica della posizione nei loro chip più avanzati venduti all'estero, al fine di prevenire che questi vengano dirottati verso paesi in cui le leggi sull'esportazione degli Stati Uniti ne vietano la vendita. Al momento, la proposta non è ancora diventata una regola formale.
Questa dichiarazione pubblica segue di una settimana un incontro in cui il governo cinese aveva convocato Nvidia proprio per esprimere le proprie preoccupazioni riguardo a tale proposta statunitense. Già in quell'occasione, l'azienda aveva negato la presenza di backdoor nei suoi prodotti, ma il post sul blog formalizza e amplifica questa posizione.
"Non esiste una 'backdoor' segreta 'buona', ma solo pericolose vulnerabilità che devono essere eliminate", ha scritto Nvidia, sottolineando come l'introduzione intenzionale di un punto di accesso nascosto per bypassare i normali controlli di sicurezza creerebbe un rischio inaccettabile. Secondo l'azienda, una simile imposizione non solo sarebbe un pericolo per la sicurezza, ma finirebbe anche per "distruggere la fiducia nella tecnologia statunitense" a livello mondiale.
Nvidia si trova a navigare in un complesso scenario geopolitico, cercando di bilanciare le esigenze di controllo delle esportazioni del proprio governo con le preoccupazioni sulla sicurezza dei suoi clienti internazionali e non solo. L'azienda ha infatti chiarito in maniera inequivocabile la sua posizione su questo tema; le proposte del governo statunitense sono irricevibili.