La nuova scheda grafica professionale RTX Pro 6000 di Nvidia, basata sull’architettura Blackwell, ha fatto il suo debutto in sordina, senza la consueta risonanza mediatica e senza un programma ufficiale di recensioni. Come riportato in fase di lancio, non si tratta di un prodotto consumer, è riservata a un'utenza ben specifica e come tale ha una precisa nicchia di mercato. Nonostante ciò, non sono mancati i primi benchmark condivisi online dai primi utenti in possesso della GPU, i quali suggeriscono prestazioni di alto livello che superano quelle della già potentissima RTX 5090. E ci mancherebbe, direte voi! Perché le prestazioni superiori hanno un costo che può arrivare a superare i 10.000 euro.
Al centro delle attenzioni c’è Redditor Privaterbok, uno degli appassionati che ha pubblicato i primi risultati dei test condotti sulla RTX Pro 6000. Utilizzando strumenti come 3DMark Time Spy, Time Spy Extreme, Port Royal, Steel Nomad e Geekbench 6, la scheda ha totalizzato 51.776 punti in Time Spy e 28.009 in Time Spy Extreme con le impostazioni standard. Con un overclock moderato della GPU a 350 Hz, i punteggi sono saliti rispettivamente a 54.300 e 30.019. Numeri che la posizionano in media tra il 10 e il 15% sopra una RTX 5090 non overclockata, ma leggermente sotto una 5090 spinta manualmente.
Ciò che differenzia la RTX Pro 6000 dalla 5090 non è solo la destinazione d’uso. La GPU professionale monta ben 96 GB di memoria GDDR7, contro i 32 GB della controparte da gaming. Anche il numero di core CUDA è superiore, con 24.064 unità, ovvero il 9% in più rispetto alle 21.760 della 5090. Infine, il consumo energetico massimo arriva a 600 watt, mentre la 5090 si ferma a 575 watt. Una configurazione pensata per carichi di lavoro intensivi in ambiti come il rendering 3D, l’analisi di dati scientifici e l’addestramento di modelli di AI.
Chi lavora con applicazioni che sfruttano a fondo la memoria video e l’elaborazione parallela, invece, potrebbe trovare nella Pro 6000 una compagna di lavoro potente e solida. Ma per la maggior parte degli utenti, rimane un prodotto da ammirare più che da acquistare.