Insegnare a un robot a compiere un gesto semplice per noi, come afferrare un bicchiere senza romperlo, resta una delle sfide più difficili della robotica. NVIDIA ha deciso di affrontarla con un pacchetto di strumenti che mette insieme cervello, corpo e ambiente di addestramento dei futuri umanoidi.
L’azienda californiana ha annunciato una serie di novità che puntano a diventare lo standard per lo sviluppo dei robot di nuova generazione. Tra queste spiccano il Newton Physics Engine, un motore fisico open-source pensato per simulazioni estreme, e il modello di base Isaac GR00T N1.6, arricchito con un sistema di ragionamento multimodale chiamato Cosmos Reason. A completare l’ecosistema arrivano nuove infrastrutture hardware e la piattaforma Isaac Lab, che permette a ricercatori e sviluppatori di testare e trasferire le abilità dei robot dal mondo virtuale alla realtà.
Newton, sviluppato con il supporto di Google DeepMind e Disney Research e gestito dalla Linux Foundation, nasce per affrontare scenari complessi come la camminata su neve e ghiaia o la manipolazione di oggetti fragili. Grazie ai suoi solutori flessibili, permette simulazioni molto più realistiche, aumentando le possibilità che un’abilità appresa in laboratorio funzioni davvero in un ambiente domestico o industriale. Laboratori come ETH di Zurigo e università come quella di Monaco di Baviera sono già tra i primi a sperimentarne le potenzialità.
Parallelamente, Isaac GR00T N1.6 offre agli umanoidi capacità cognitive più sofisticate. Integrando Cosmos Reason, il modello aiuta i robot a interpretare istruzioni vaghe, usare conoscenze pregresse e adattarsi a contesti mai visti prima. Non si tratta solo di riconoscere un oggetto, ma di comprendere cosa fare con esso: aprire una porta pesante, afferrare un frutto senza rovinarlo o eseguire due azioni in contemporanea. Il dataset Physical AI, scaricato milioni di volte, rappresenta il carburante per addestrare e perfezionare queste abilità.
L’azienda non si è fermata qui: ha presentato anche i Cosmos World Foundation Models, utili per generare dati sintetici, e un nuovo flusso di lavoro per la presa degli oggetti, già sperimentato dal celebre robot Atlas di Boston Dynamics. Inoltre, la nuova cornice Isaac Lab – Arena permette di valutare le competenze dei robot su larga scala, aprendo la strada a una sorta di “palestra virtuale” per umanoidi.
Tutta questa complessità ha bisogno di potenza di calcolo, e NVIDIA la fornisce con sistemi come GB200 NVL72, server RTX PRO e moduli Jetson Thor, progettati per garantire intelligenza artificiale in tempo reale direttamente a bordo dei robot.