Obiettivi per il clima, l'Europa si avvia verso una maggiore flessibilità

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HDblog.it May 31, 2025 · 2 mins read
Obiettivi per il clima, l'Europa si avvia verso una maggiore flessibilità
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Secondo quanto riferito da alcune fonti diplomatiche, la Commissione Europea è pronta a presentare nel mese di luglio un nuovo obiettivo climatico per l'Unione, che prevederà margini di flessibilità per i singoli Stati nel modo in cui raggiungeranno i traguardi previsti. Si tratta di una mossa che mira a rispondere alle crescenti contestazioni legate alle politiche ambientali europee.

Durante un incontro a porte chiuse con i rappresentanti degli Stati membri, il commissario europeo per il clima, Wopke Hoekstra, ha infatti confermato che la proposta sarà ufficialmente presentata il 2 luglio. Le informazioni, trapelate da alcuni diplomatici presenti alla riunione, indicano che la Commissione intende fissare un obiettivo di riduzione delle emissioni nette di gas serra del 90% entro il 2040, rispetto ai livelli registrati nel 1990.

Tuttavia, sembra che il piano includerà misure di flessibilità che consentiranno di alleggerire l’impatto sugli operatori economici interni. Tra queste, si prevede la possibilità di stabilire un limite di riduzione inferiore per i settori industriali nazionali e di compensare la parte mancante acquistando crediti di carbonio sul mercato internazionale.

Nonostante le pressioni crescenti da parte di alcuni governi e parlamentari europei, preoccupati per le ripercussioni economiche, tra cui l’aumento dei costi energetici e le misure protezionistiche statunitensi, Bruxelles ribadisce il proprio impegno a non allentare le ambizioni dell’Unione in merito agli obiettivi da perseguire.

Il continente europeo sta vivendo un cambiamento climatico più rapido rispetto a qualsiasi altra area del mondo. Dopo mesi di rinvii, la proposta della Commissione relativa agli obiettivi climatici per il 2040 dovrebbe finalmente vedere la luce, anche se alcune norme ambientali sono state recentemente attenuate per contenere le tensioni politiche crescenti.

All’interno dell’Unione non c’è consenso unanime sul traguardo da fissare per il 2040, che dovrà ottenere l'approvazione sia dei Paesi membri sia del Parlamento europeo. Alcuni Stati, tra cui Danimarca, Paesi Bassi e Finlandia, si sono già espressi a favore di una riduzione delle emissioni pari al 90%. Altri, come l’Italia e la Repubblica Ceca, hanno invece mostrato perplessità su un taglio così ambizioso.

La Germania si è detta favorevole a questa soglia, ma solo a condizione che una parte del risultato, fino a tre punti percentuali, possa essere raggiunta ricorrendo all’acquisto dei già citati crediti di carbonio internazionali. L’obiettivo intermedio del 2040 sarebbe pensato quindi come una tappa di raccordo tra i traguardi già fissati per il 2030, verso i quali gli Stati membri stanno compiendo progressi significativi, e l’impegno a raggiungere la neutralità climatica entro la metà del secolo.