Occhi AI nello spazio: la missione di Blue Origin e Scout Space

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HDblog.it Jul 29, 2025 · 2 mins read
Occhi AI nello spazio: la missione di Blue Origin e Scout Space
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L'orbita terrestre è un luogo sempre più affollato e, di conseguenza, strategicamente complesso. Tra satelliti attivi, detriti spaziali e la crescente competizione geopolitica, tenere traccia di tutto ciò che si muove sopra le nostre teste è diventata una priorità assoluta per la sicurezza e la stabilità delle operazioni spaziali. È in questo scenario che si inserisce una nuova e significativa collaborazione tra due attori chiave del settore: Blue Origin, la compagnia spaziale di Jeff Bezos, e Scout Space, un'azienda specializzata nella consapevolezza del dominio orbitale. Insieme, si preparano a lanciare un sofisticato "guardiano" per monitorare questo delicato ambiente.

Il cuore tecnologico della missione sarà il sensore Owl di Scout Space, un vero e proprio occhio elettronico progettato per rilevare, tracciare e caratterizzare oggetti in orbita, dai satelliti funzionanti ai più piccoli frammenti di spazzatura spaziale. La sua caratteristica più interessante è l'integrazione di un sistema di AI che gli permette di identificare e classificare in autonomia potenziali minacce o anomalie, operando a grandi distanze. Questo strumento non è fine a se stesso, ma risponde a una precisa esigenza di sicurezza nazionale, supportando direttamente gli obiettivi della U.S. Space Force nel mantenere la superiorità nel dominio spaziale. Come ha sottolineato Philip Hover-Smoot, CEO di Scout Space, "nessuna singola azienda può portare da sola sul mercato le migliori capacità di superiorità spaziale", evidenziando il valore strategico della cooperazione.

A trasportare questo avanzato sensore sarà il veicolo spaziale Blue Ring di Blue Origin, una piattaforma versatile concepita come un vero e proprio "bus" spaziale multi-destinazione. Progettato per essere modulare e altamente manovrabile, Blue Ring può ospitare fino a 13 carichi utili differenti e trasportare una massa complessiva di quasi 4.000 chilogrammi. Le sue capacità non si limitano all'orbita terrestre; la piattaforma è stata pensata per raggiungere anche destinazioni nello spazio profondo, come la Luna o Marte.

La missione, prevista per la primavera del 2026, segnerà il primo volo operativo per la piattaforma Blue Ring. Il veicolo verrà lanciato a bordo del potente razzo New Glenn di Blue Origin, che ha già completato con successo un primo volo di prova nel gennaio del 2025 portando in orbita una versione "pathfinder" del Blue Ring per validarne le meccaniche e l'avionica.

Per la prossima missione, il veicolo porterà il sensore Owl in un'orbita di trasferimento geostazionaria (GTO), da cui poi lo strumento si sposterà per iniziare le sue attività operative nell'orbita geostazionaria (GEO). Paul Ebertz, vicepresidente senior della divisione In-Space Systems di Blue Origin, ha dichiarato che "l'integrazione del sensore Owl di Scout in questa prima missione segna un passo avanti significativo nel progresso delle capacità di sorveglianza spaziale e sottolinea il nostro impegno a supportare i requisiti della missione nazionale".