Intelligenza artificiale e metaverso sono considerate le nuove frontiere della tecnologia. Per questo motivo, moltissimi attori del settore stanno investendo sulla produzione di strumenti che consentano un'interazione sempre più agevole e diretta con AI & AR. Uno di questi è Mark Zuckerberg, che con Meta ha lanciato uno dei dispositivi-rivelazione degli ultimi mesi: i Ray-Ban Meta AI glasses. Un successo inaspettato, quello degli occhiali AI made in Menlo Park, che ha portato Zuckerberg a fare dichiarazioni audaci nel corso dell'ultima conference call sui risultati finanziari del secondo trimestre.
"Continuo a pensare che gli occhiali rappresentino sostanzialmente il fattore di forma ideale per l'intelligenza artificiale, perché puoi permettere a un'intelligenza artificiale di vedere ciò che vedi tu durante il giorno, sentire ciò che senti tu e parlarti", ha spiegato agli investitori. Chiaramente, i modelli del futuro saranno ancora più evoluti, integrando piccoli proiettori per creare un head-up display (proprio come gli Orion glasses, ora in fase concept).
Ma la vera notizia è un'altra. In base alle sue dichiarazioni, Zuckerberg pensa che gli occhiali "o un modo [immediato] per interagire con l'intelligenza artificiale" saranno un must, per le persone del futuro. E chi sarà senza si troverà in una "situazione di svantaggio cognitivo piuttosto significativa" rispetto al resto del mondo.
Ribadiamo: il form factor "occhiali" non è ritenuto imprescindibile. Insieme a questi potrebbero presto diffondersi nuovi dispositivi consumer costruiti intorno all'AI, anche se esperimenti come Rabbit r1, finora, non hanno avuto il successo sperato.
Helldivers 2’s new city has the longest and most absurd name possible