Offerte winback e Operator Attack, più trasparenza: approvate le regole Agcom

https://www.hdblog.it/smartphone/articoli/n619001/telefonia-mobile-nuove-regole-agcom/

HDblog.it May 20, 2025 · 2 mins read
Offerte winback e Operator Attack, più trasparenza: approvate le regole Agcom
Share this

Con l'approvazione della delibera n. 106/25/CONS, l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) introduce un nuovo Regolamento sulla trasparenza delle offerte nei servizi di comunicazione elettronica, che rafforza in modo significativo gli obblighi informativi a carico degli operatori, con particolare attenzione alle offerte cosiddette "riservate". Tra queste rientrano le promozioni "winback", rivolte agli ex clienti, e le offerte "Operator Attack", destinate a utenti in portabilità provenienti da specifici gestori concorrenti.

Con lo stesso provvedimento, ricordiamo, sono state anche approvate nuove misure anti-spoofing, ossia la pratica fraudolenta con cui le chiamate telefoniche mascherano il vero numero di origine, simulando numerazioni nazionali legittime. Le nuove regole mirano a contrastare l'uso illecito di CLI (Calling Line Identification) alterati, imponendo agli operatori il blocco delle chiamate internazionali che non rispettano le raccomandazioni internazionali sull'identificazione del chiamante.

Fino ad oggi, la trasparenza per le offerte riservate era disciplinata dal comma 5 dell'articolo 4 della delibera 252/16/CONS, che si limitava a prevedere l'accesso agevole alle condizioni giuridiche ed economiche da parte del destinatario dell'offerta. Con il nuovo Regolamento, l'Agcom stabilisce un principio più rigoroso: tutte le tipologie di offerta, comprese quelle riservate, devono essere soggette allo stesso livello di trasparenza previsto per le offerte generalizzate, anche se attraverso canali informativi differenziati.

In particolare, il comma 4 dell'articolo 4 del nuovo Regolamento precisa che, indipendentemente dal mezzo utilizzato, deve essere garantita la possibilità per il cliente target di consultare in modo chiaro e completo tutte le informazioni economiche e contrattuali dell'offerta ricevuta. L'accesso può avvenire tramite pagine web dedicate, punti vendita o altri strumenti messi a disposizione dall'operatore, purché tali informazioni siano effettivamente accessibili in modo diretto e senza ambiguità.

A differenza delle offerte standard, che devono obbligatoriamente essere pubblicate nella sezione “trasparenza tariffaria” del sito dell'operatore, per le offerte riservate l'Agcom non impone la stessa visibilità. È sufficiente, secondo l'Autorità, garantire l'accesso alle stesse informazioni attraverso canali alternativi, riservati esclusivamente ai clienti potenzialmente interessati. Questo significa, ad esempio, che una promozione winback non dovrà comparire pubblicamente nella pagina ufficiale delle tariffe, ma le sue condizioni dovranno comunque essere rese consultabili da parte del cliente a cui viene proposta, sia online che nei negozi fisici.

Si tratta di un cambiamento significativo nella regolamentazione delle offerte “underground”, spesso comunicate solo tramite call center o messaggi diretti, che ora dovranno rispettare standard più elevati in termini di informazione, chiarezza e confrontabilità.

Gli operatori avranno ora sei mesi di tempo per adeguarsi alle nuove disposizioni, con l'entrata in vigore prevista entro il 19 novembre 2025, fatta eccezione per alcune norme specifiche su cessazione dei servizi e blocco delle chiamate con CLI falsificato, che prevedono tempistiche diverse. La delibera 106/25/CONS abroga definitivamente il precedente Regolamento 252/16/CONS, segnando un cambio di passo nell'approccio regolatorio dell'AGCOM, in linea con gli aggiornamenti normativi del Codice delle Comunicazioni Elettroniche e con l'articolo 98-quindecies che rafforza i principi di trasparenza a tutela degli utenti finali.

Con questo intervento, l'Autorità punta a ridurre le asimmetrie informative che spesso penalizzano i consumatori nelle fasi di migrazione tra operatori, garantendo a tutti gli utenti, anche nel caso di offerte mirate, gli stessi diritti di informazione e chiarezza contrattuale.