Un visitatore proveniente dalle profondità dello spazio interstellare sta attualmente solcando il nostro vicinato cosmico. Battezzato ufficialmente 3I/ATLAS, questo oggetto celeste è solo il terzo del suo genere mai rilevato e la seconda cometa interstellare a farci visita.
Attualmente si trova a una distanza di circa 670 milioni di chilometri da noi, ma la sua traiettoria la porterà ad avvicinarsi progressivamente al cuore del nostro sistema. Il suo viaggio non rappresenta alcuna minaccia per la Terra: il punto di minima distanza dal nostro pianeta sarà di circa 240 milioni di chilometri, una distanza di tutta sicurezza che verrà raggiunta il 19 dicembre 2025.
La scoperta, avvenuta il primo luglio 2025, è merito del telescopio del progetto ATLAS (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System) in Cile, un sistema finanziato dalla NASA il cui scopo primario è individuare asteroidi potenzialmente pericolosi. L'annuncio ha messo in moto la comunità astronomica globale. Analizzando dati d'archivio, gli scienziati sono riusciti a rintracciare osservazioni "pre-scoperta" dell'oggetto risalenti fino al 14 giugno, raccolte da altri telescopi ATLAS e dalla Zwicky Transient Facility in California. Questa rapida mobilitazione ha permesso di definire con eccezionale precisione la sua traiettoria, confermandone senza ombra di dubbio l'origine esterna al nostro Sistema Solare.
A tradire la sua provenienza aliena è la sua orbita, definita "iperbolica". A differenza degli oggetti legati gravitazionalmente al Sole, che percorrono orbite ellittiche chiuse, 3I/ATLAS sta seguendo un percorso aperto che la riporterà inevitabilmente nello spazio profondo dopo il suo fugace passaggio. Un altro indizio fondamentale è la sua incredibile velocità, stimata intorno ai 68 chilometri al secondo, troppo elevata per un corpo celeste nato all'interno della culla gravitazionale del nostro Sole. La sua traiettoria, inoltre, è inclinata di ben 175 gradi rispetto al piano orbitale terrestre, un'ulteriore anomalia che suggerisce una provenienza dal disco stellare della Via Lattea.
Gli astronomi di tutto il mondo stanno puntando i loro strumenti su 3I/ATLAS per carpirne ogni segreto. Le stime iniziali suggeriscono un diametro che potrebbe arrivare fino a 20 chilometri, dimensioni notevolmente superiori a quelle dei precedenti visitatori interstellari, 'Oumuamua e 2I/Borisov. L'osservazione della sua chioma e della sua debole coda fornirà dati preziosi sulla sua composizione, permettendo agli scienziati di analizzare per la prima volta in modo così dettagliato la materia primordiale di un altro sistema planetario.
La cometa raggiungerà il suo punto più vicino al Sole, il perielio, intorno al 30 ottobre 2025, passando appena all'interno dell'orbita di Marte a una distanza di circa 210 milioni di chilometri dalla nostra stella. Questo incontro ravvicinato con il calore solare intensificherà la sua attività, offrendo uno spettacolo ancora più interessante per i telescopi.
Rimarrà visibile dalla Terra fino a settembre, per poi nascondersi nel bagliore solare e riapparire, dall'altra parte del Sole, ai nostri occhi elettronici a partire da dicembre.