OpenAI ha annunciato l'introduzione su ChatGPT dei controlli parentali, un nuovo set di strumenti pensato per supportare i genitori nella gestione dell'esperienza dei propri figli adolescenti con l'AI. La novità è già disponibile per tutti gli utenti e consente di collegare l'account di un genitore a quello del figlio, con la possibilità di personalizzare le impostazioni in base alle esigenze della famiglia. L'iniziativa si accompagna anche a una nuova pagina di risorse per i genitori, con guide e suggerimenti su come favorire un utilizzo sicuro e costruttivo della tecnologia.
UN SISTEMA DI GESTIONE PER LE FAMIGLIEPer attivare i controlli parentali, un genitore può invitare il figlio a collegare gli account: una volta accettato, sarà possibile intervenire direttamente sulle impostazioni tramite un pannello dedicato. In alternativa, sono gli stessi adolescenti che possono inviare un invito ai genitori per connettersi. Se un figlio decide di scollegare l'account, il genitore riceverà una notifica.
Tra le opzioni disponibili, i genitori possono stabilire orari di utilizzo (quiet hours), disattivare la modalità vocale, impedire il salvataggio delle memorie, rimuovere la generazione di immagini o escludere l'uso delle conversazioni per l'addestramento dei modelli. La flessibilità delle impostazioni consente alle famiglie di scegliere la configurazione più adatta alle proprie regole domestiche.
TUTELA DEGLI ADOLESCENTI E NOTIFICHE DI SICUREZZAIl sistema introduce protezioni aggiuntive per gli account dei minori collegati, che ricevono automaticamente filtri contro contenuti inappropriati come sfide virali, roleplay a sfondo sessuale, violento o romantico, contenuti grafici e ideali estetici estremi. I genitori possono disattivare manualmente queste protezioni, ma i figli non hanno la possibilità di modificarle.
Un'altra funzione riguarda le notifiche: se ChatGPT rileva potenziali segnali di autolesionismo o pensieri suicidari, un team specializzato valuta la situazione e, in caso di rischio acuto, avvisa i genitori tramite email, SMS e notifiche push, salvo rinuncia esplicita. In circostanze di emergenza e qualora i genitori non siano raggiungibili, è previsto anche il coinvolgimento delle autorità competenti. L'azienda sottolinea però che la privacy degli adolescenti sarà rispettata, condividendo solo le informazioni necessarie per la loro tutela.
COLLABORAZIONE CON ESPERTI E NUOVE RISORSELo sviluppo dei controlli parentali è stato supportato da esperti, associazioni come Common Sense Media e dai Procuratori Generali di California e Delaware. Robbie Torney, Senior Director AI Programs di Common Sense Media, ha dichiarato:
“Questi controlli parentali sono un buon punto di partenza per i genitori nella gestione dell'uso di ChatGPT da parte dei ragazzi. Tuttavia, funzionano meglio se combinati con conversazioni costanti sull'uso responsabile dell'AI, regole familiari chiare e un coinvolgimento attivo nel comprendere cosa fa il proprio figlio online”.
Parallelamente è stata lanciata una pagina dedicata ai genitori che raccoglie spiegazioni sul funzionamento di ChatGPT, illustra le impostazioni disponibili e offre spunti su come i ragazzi possano utilizzare la tecnologia per lo studio, la creatività o la vita quotidiana. La piattaforma verrà aggiornata periodicamente con suggerimenti, guide ed esperienze di esperti.
PROSPETTIVE FUTUREGuardando al futuro, l'azienda sta sviluppando un sistema di predizione dell'età capace di riconoscere se un utente ha meno di 18 anni, così da applicare automaticamente le impostazioni più adeguate. Nei casi di dubbio, verrà adottata la via più prudente, abilitando di default l'esperienza pensata per i minori.
L'introduzione dei controlli parentali, conclude il post sul blog ufficiale, rappresenta quindi un passaggio significativo nella strategia di ChatGPT per garantire un utilizzo sicuro e responsabile dell'AI da parte degli adolescenti, con un impegno dichiarato a rafforzare e ampliare le tutele nel tempo.