OpenAI e Jony Ive pronti a lanciare speaker e occhiali AI

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HDblog.it Sep 19, 2025 · 2 mins read
OpenAI e Jony Ive pronti a lanciare speaker e occhiali AI
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OpenAI starebbe lavorando a una nuova generazione di dispositivi AI insieme a Jony Ive, ex direttore del design Apple. Secondo indiscrezioni raccolte da The Information, tra i prototipi presi in considerazione ci sarebbero uno speaker intelligente senza schermo, un paio di occhiali smart, un registratore vocale digitale e persino una spilla indossabile. I primi prodotti potrebbero arrivare tra la fine del 2026 e l’inizio del 2027.

Altman, CEO di OpenAI, aveva già anticipato in primavera l’idea di una “famiglia di dispositivi” capaci di interagire con gli utenti in modo contestuale, senza la necessità di display. L’obiettivo è offrire strumenti “tascabili, consapevoli dell’ambiente e privi di schermo”, un approccio che coincide con il design essenziale che ha reso celebre Ive in Apple.

Le trattative per la produzione coinvolgerebbero Luxshare e Goertek, aziende cinesi che assemblano iPhone, AirPods e altri dispositivi Apple. Apple, secondo le stesse fonti, avrebbe addirittura annullato incontri in Cina con i propri team della supply chain per ridurre il rischio di defezioni verso OpenAI.

L'aspetto più controverso è che diversi ex ingegneri e designer di Cupertino sarebbero già passati sotto la guida di Tang Tan, ex responsabile del design Apple e oggi chief hardware officer di OpenAI.

Come anticipato sopra, il progetto non si limiterà allo speaker. Sebbene Altman avesse inizialmente escluso la possibilità di lanciare occhiali smart come primo dispositivo, l’ipotesi resta sul tavolo per una fase successiva. Ancora più curioso è il ritorno di un concetto di “AI pin”, nonostante Ive avesse espresso scetticismo verso i wearable di questo tipo, arrivando persino a criticare pubblicamente il prodotto lanciato da Humane. Rimane in sospeso anche l’idea di un dispositivo auricolare, discusso in passato ma non incluso nelle ultime indiscrezioni.

Il reclutamento di personale da Apple viene descritto come particolarmente aggressivo. Chi si è unito al team guidato da Tan avrebbe ricevuto la promessa di un ambiente più snello e collaborativo, lontano dalla burocrazia che spesso caratterizza i grandi gruppi tecnologici.

Se queste voci troveranno conferma, OpenAI si appresta a entrare in un settore dove Apple, Google e Amazon hanno già tracciato la strada, ma con un approccio differente: dispositivi concepiti non come accessori per smartphone, bensì come veri e propri strumenti per interagire con l’AI in modo diretto e costante.