OpenAI limita ChatGPT ai minori: stop a temi sessuali e allarmi suicidio

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HDblog.it Sep 17, 2025 · 2 mins read
OpenAI limita ChatGPT ai minori: stop a temi sessuali e allarmi suicidio
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OpenAI ha annunciato una stretta significativa sull’uso di ChatGPT da parte dei minori di 18 anni. Sam Altman, CEO dell’azienda, ha spiegato che le nuove regole pongono la sicurezza dei giovani davanti a tutto, anche alla privacy e alla libertà d’interazione. Le novità arrivano in un momento delicato, con il Congresso americano impegnato a discutere i rischi dei chatbot e mentre alcune famiglie hanno avviato cause legali dopo episodi tragici legati all’uso dell’AI.

Le modifiche riguardano soprattutto due ambiti sensibili: le conversazioni a sfondo sessuale e quelle legate all’autolesionismo. ChatGPT non potrà più intrattenere dialoghi di tono flirtante con utenti minorenni, mentre per quanto riguarda il suicidio la piattaforma attiverà barriere molto più rigide. Nei casi più gravi, se un adolescente manifestasse pensieri suicidi attraverso la chat, il sistema potrà persino avvisare i genitori o, come estrema misura, coinvolgere le autorità locali.

Questa scelta nasce anche dal peso delle vicende giudiziarie in corso, infatti, OpenAI si trova infatti a dover rispondere a una causa intentata dai genitori di Adam Raine, un ragazzo che si è tolto la vita dopo mesi di interazioni con ChatGPT. Un contenzioso simile riguarda Character.AI, un altro chatbot diffuso tra i più giovani.

Tra le novità introdotte c’è anche la possibilità per i genitori di stabilire “blackout hours”, fasce orarie in cui l’app non sarà accessibile agli under 18. Una funzione mai vista prima e pensata per offrire alle famiglie un maggiore controllo sui tempi di utilizzo. OpenAI, in un post dedicato, ha riconosciuto la difficoltà tecnica di distinguere con certezza se un utente abbia meno di 18 anni. Per questo, in caso di dubbio, il sistema applicherà in automatico la regola più restrittiva. La soluzione più sicura per i genitori, ha spiegato l’azienda, resta quella di collegare l’account del figlio al proprio: così non solo sarà garantito che venga riconosciuto come minorenne, ma sarà anche possibile ricevere segnalazioni dirette in caso di comportamenti preoccupanti.

Le nuove linee guida arrivano nello stesso giorno di un’udienza al Senato degli Stati Uniti, intitolata “Examining the Harm of AI Chatbots”, voluta dal senatore repubblicano Josh Hawley. Tra i testimoni previsti c’è anche il padre di Adam Raine. Sul tavolo anche un’inchiesta di Reuters che aveva fatto emergere documenti interni in cui, sorprendentemente, si incoraggiavano interazioni sessuali con utenti minorenni: la vicenda aveva già spinto Meta a rivedere le regole dei propri chatbot.

Altman, pur riconoscendo che la stretta potrebbe non essere condivisa da tutti, ha ribadito che OpenAI continuerà a garantire ampia libertà agli utenti adulti, ma con un’attenzione prioritaria alla tutela dei minori.