Nel testo, pubblicato su www.openai-transparency.org, si sottolinea come OpenAI stia negoziando "a porte chiuse" il destino dell’intelligenza artificiale, stipulando accordi che potrebbero cambiare il mondo senza coinvolgere la collettività. Come si legge nella lettera:
OpenAI è attualmente seduta da entrambe le parti in una sala riunioni a porte chiuse, impegnata a stipulare un accordo per conto dell'umanità senza permetterci di visionare il contratto, conoscerne i termini o firmare la decisione
L’accusa centrale riguarda l’evoluzione della missione originaria di OpenAI, fondata appunto con un preciso vincolo giuridico, cioè quello di garantire che l’AI apporti benefici a tutti, e non solo a pochi investitori. Tuttavia, con la recente ristrutturazione societaria e nuovi assetti decisionali, cresce il sospetto che le misure di salvaguardia iniziali siano state annacquate a favore della generazione di profitti.
La lettera si conclude con un monito:
Le decisioni che prenderete in materia di governance, distribuzione degli utili e responsabilità plasmeranno non solo il futuro della vostra organizzazione, ma anche il futuro della società in generale. Sam Altman ha affermato che OpenAI vuole essere ritenuta responsabile nei confronti dell'umanità, e condividiamo questa lettera con lo spirito di offrire tale responsabilità.
Il tutto accade proprio mentre il lancio di GPT-5 è ormai imminente, motivo per il quale sta crescendo la pressione su OpenAI: la comunità scientifica e le voci autorevoli chiedono insomma un cambio di rotta fatto di trasparenza, responsabilità e vero impegno per il bene pubblico.