OpenAI pronta a sfidare Chrome con un browser basato su intelligenza artificiale

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HDblog.it Jul 10, 2025 · 2 mins read
OpenAI pronta a sfidare Chrome con un browser basato su intelligenza artificiale
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OpenAI potrebbe lanciare nelle prossime settimane un browser web proprietario alimentato da intelligenza artificiale, con l'obiettivo di offrire agli utenti un'alternativa diretta a Google Chrome. L'indiscrezione, riportata da Reuters, arriva in un momento di fermento per l'intero settore, segnato dal recente debutto di Comet di Perplexity e dal lavoro di realtà come The Browser Company con Dia. L'intento, comune a queste iniziative, sarebbe integrare più a fondo l'AI nell'esperienza quotidiana di navigazione, trasformando la ricerca online in un flusso di interazioni più conversazionali e assistite.

Secondo quanto trapelato, il browser di OpenAI non si limiterebbe a svolgere la funzione di semplice intermediario tra utente e siti web, ma ingloberebbe parte delle interazioni direttamente dentro l'interfaccia di ChatGPT. In pratica, alcune ricerche o risposte verrebbero elaborate e visualizzate dall'AI senza necessariamente passare da link esterni, riducendo la dipendenza dai motori di ricerca tradizionali. Un ruolo centrale lo giocherebbe Operator, l'agente AI di navigazione già sviluppato da OpenAI, che dovrebbe diventare uno dei pilastri di questa nuova piattaforma.

OBIETTIVO: DATI DIRETTI E CONTROLLO ESPERIENZA

Non è la prima volta che emergono indiscrezioni su un possibile browser targato OpenAI: già nel 2024, The Information aveva segnalato discussioni interne per realizzare uno strumento in grado di competere con Chrome. L'obiettivo, come per Perplexity, sarebbe duplice: ottenere un accesso diretto ai dati di navigazione degli utenti, che restano oggi in gran parte nelle mani di Google, e costruire un'esperienza d'uso più integrata, senza i vincoli di un ecosistema di terze parti. In quest'ottica, un browser proprietario consentirebbe a OpenAI di raccogliere informazioni preziose per addestrare ulteriormente i propri modelli, offrendo al tempo stesso un'interfaccia di ricerca più personalizzata e conversazionale.

Un altro elemento strategico riguarderebbe la libertà di sperimentare interfacce e flussi di interazione innovativi: con un browser controllato in casa, OpenAI potrebbe progettare funzioni su misura per ChatGPT, dall'aggregazione automatica delle fonti all'elaborazione contestuale di pagine web, fino a sistemi di suggerimenti proattivi basati sulle abitudini dell'utente.

CONCORRENZA IN CRESCITA E SCENARI FUTURI

Il momento scelto per lanciare questo nuovo progetto non sarebbe casuale: il settore dei browser, dopo anni di stabilità dominata da Chrome, Firefox ed Edge, sta tornando a essere terreno di sperimentazione grazie all'irruzione dell'intelligenza artificiale generativa. Se confermato, il lancio del browser OpenAI aggiungerebbe un concorrente di peso in questa corsa, grazie alla base utenti di ChatGPT e alle competenze maturate nella generazione di contenuti.

Restano però diversi nodi aperti: dalla gestione della privacy — un tema delicato per ogni piattaforma che raccoglie dati di navigazione — alle reazioni di Google, che potrebbe muoversi per difendere la quota dominante di Chrome, fino alle sfide tecnologiche di mantenere risposte di qualità e indicizzazione sempre aggiornata.

Per ora, non esistono dettagli ufficiali su tempistiche e modalità di distribuzione. Ma se l'indiscrezione troverà conferma, OpenAI potrebbe presto passare dall'essere un semplice fornitore di modelli linguistici a un attore centrale anche nella navigazione quotidiana, ampliando ancora di più l'impatto dell'AI sulla vita digitale di milioni di utenti.