L’uscita del primo modello open di OpenAI da diversi anni subirà un ritardo: ad annunciarlo è stato Sam Altman, CEO dell’azienda, con un post pubblicato su X lo scorso martedì. Inizialmente previsto per l’inizio dell’estate, il lancio è ora posticipato a una data non specificata, ma successiva a giugno. Le motivazioni dietro la scelta non sembrano legate a problemi tecnici, quanto piuttosto a una sorprendente scoperta interna che, secondo Altman, varrà l’attesa.
Nel messaggio condiviso online, Altman ha dichiarato che il team di ricerca ha ottenuto risultati inaspettati e straordinari, ma che necessitano ancora di qualche rifinitura prima di essere condivisi pubblicamente. Nonostante la vaghezza dei dettagli, il tono lascia intuire che l’azienda punta a sorprendere la comunità tecnica con caratteristiche nuove o un salto di qualità nelle performance.
Nel giro di pochi mesi, diversi attori del settore hanno presentato modelli open di alto livello. Martedì, per esempio, Mistral ha presentato una nuova famiglia di modelli chiamata “Magistral”, progettata specificamente per compiti di ragionamento avanzato. Lo scorso aprile, il laboratorio cinese Qwen ha introdotto un sistema ibrido in grado di alternare tra risposte rapide e processi di ragionamento più elaborati. In questo scenario, ogni ritardo può tradursi in un vantaggio per i concorrenti.
Il nuovo modello open di OpenAI dovrebbe avere capacità di ragionamento simili alla serie “o” dell’azienda, con l’obiettivo di superare in prestazioni alternative già esistenti, come il modello R1 sviluppato da DeepSeek. Non si tratta solo di migliorare i benchmark, ma anche di proporre soluzioni tecnicamente raffinate che possano tornare utili a sviluppatori, ricercatori e aziende.
Secondo alcune indiscrezioni riportate da TechCrunch, l’azienda avrebbe valutato l’idea di integrare nel modello open alcune funzionalità avanzate, tra cui la possibilità di connettersi al cloud per gestire query particolarmente complesse. Tuttavia, al momento non è chiaro se queste opzioni saranno incluse nella versione finale.
In passato, Altman aveva ammesso che la società si era posizionata in maniera discutibile riguardo alla trasparenza e alla condivisione, ma ritornare ad aprirsi alla comunità open source è un passo importante per rinnovare la fiducia del pubblico tecnico, dopo anni in cui l’approccio era stato percepito come più chiuso e orientato al prodotto commerciale, guaqrdacaso una delle critiche mosse dall'eterno rivale, Elon Musk.