OpenAI ha confermato ufficialmente che ChatGPT verrà alimentato anche dalle infrastrutture cloud di Google. appare evidente che l'obiettivo di OpenAI è quello di ridurre sempre più la sua dipendenza da Microsoft.
Il sito di OpenAI è stato aggiornato per riflettere questa novità: l'azienda spiega che le infrastrutture di Google Cloud concorreranno ad alimentare una pluralità di prodotti (tra cui ChatGPT Enterprise, Edu e Team, oltre all'API del servizio) nei seguenti paesi: USA, Regno Unito, Norvegia, Giappone e Paesi Bassi. L’accordo apre la strada all’impiego dei nuovi TPU v5 di Google e, più in generale, a una negoziazione più favorevole sui costi dell’hardware.
Le prime indiscrezioni su un accordo tra OpenAI e Google erano emerse il mese scorso, tramite un report di CNBC, tuttavia i dettagli erano ancora scarni e fumosi.
Ora abbiamo l'ufficialità. A gennaio, OpenAI aveva annunciato il termine dell'esclusiva tecnica concessa a Microsoft Azure. Nel frattempo, l'azienda ha stretto accordi anche con Oracle e CoreWeave, adottando una strategia multi-cloud.
Giova ricordare che Google Cloud fornisce già parte dell'infrastruttura di Claude, cioè uno dei principali rivali di ChatGPT assieme a Gemini. Sullo sfondo c’è Stargate, il mega-progetto da 500 miliardi di dollari, circa 458 miliardi di euro, finanziato da SoftBank per realizzare entro il 2028 campus energetici e di calcolo dedicati all’intelligenza artificiale.
Nel frattempo, OpenAI ha finalizzato l'acquisizione della startup di Jony Ive, leggendario designer di Apple, per oltre 6 miliardi di dollari. Parallelamente, l'azienda si prepara a lanciare un browser alimentato dall'AI che potrebbe mettere a dura prova la dominance di Google.
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