Le informazioni sono ancora limitate. Il WSJ scrive che Critterz potrà contare su un budget di 30 milioni di dollari, una cifra che dice molto delle intenzioni di OpenAI di fare sul serio, ma che allo stesso tempo è significativamente più bassa del budget di un normale film d'animazione di Hollywood.
E inferiori saranno anche i tempi di realizzazione: se normalmente un film ad alto budget di uno studio come la Pixar richiede circa tre anni, OpenAI punta a terminare la produzione del film in appena nove mesi. OpenAI collaborerà con Native Foreign e Vertigo Films, rispettivamente con sede a Los Angeles e Londra.
Il film inizialmente è nato come cortometraggio ed è un'idea di Chad Nelson, uno dei creativi di OpenAI. La storia è incentrata su un villaggio di piccole creature magiche del bosco, improvvisamente turbato da un'incombente minaccia esterna. E' importante sottolineare che l'uso delle AI si limita alla parte tecnica: soggetto e sceneggiatura sono stati scritti dallo stesso team dietro al film "Paddington in Perù". Inoltre, anche i personaggi saranno doppiati da attori in carne ed ossa, mentre gran parte delle concept art che sono poi state 'date in pasto' all'AI sono a loro volta realizzate da artisti umani.
Per l'azienda sarà un banco di prova cruciale: il successo di Critterz potrebbe dare lo scossone finale all'industria del cinema, abbattendo le resistenze emerse fino ad ora e convincendo gli studi di produzione a puntare sugli strumenti AI per realizzare i loro film. Un'idea che sta già tentando molto le major di Hollywood, ma che fatica a fare presa per via delle opposizioni dei sindacati di attori e maestranze e per il rischio di alienare il pubblico. Di recente, abbiamo visto come Disney abbia scelto di abbandonare l'uso dell'AI in due suoi film per paura di venire sommersa dalle critiche.
Critterz dovrebbe uscire nei cinema di tutto il mondo l'anno prossimo, nel 2026, ma non prima di fare il suo debutto nel più prestigioso tempio del cinema: al festival di Cannes. Sarà realizzato quasi esclusivamente con gli strumenti più avanzati di OpenAI, tra cui GPT-5. Nel frattempo, l'uso dell'AI fa gola anche nel settore pubblicitario, prova ne è che di recente Vodafone ha scelto di usare un influencer virtuale per un video pubblicato su TikTok.