OpenAI starebbe sviluppando alternative a Office e Workspace per l'ambito aziendale

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HDblog.it Jun 26, 2025 · 2 mins read
OpenAI starebbe sviluppando alternative a Office e Workspace per l'ambito aziendale
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OpenAI starebbe sviluppando una suite di funzionalità di produttività che potrebbero trasformare radicalmente il ruolo di ChatGPT, collocando l'azienda in concorrenza diretta con Google Workspace e Microsoft Office. A riferirlo è un'indiscrezione pubblicata da The Information, secondo cui l'obiettivo della società guidata da Sam Altman sarebbe espandere le capacità del suo assistente AI verso un ecosistema completo per il lavoro quotidiano.

Al centro di questa strategia ci sarebbero nuovi strumenti per l'editing collaborativo di documenti e chat integrate, che sposterebbero ChatGPT oltre la funzione di semplice chatbot. La visione dichiarata da Altman — quella di un assistente personale “per tutta la vita”, anche in ambito professionale — trova così una prima concretizzazione in un set di funzionalità orientate alla produttività aziendale.

Secondo quanto riportato, le funzionalità in fase di sviluppo sarebbero simili a quelle già offerte da Office 365 e Google Workspace, le due suite leader nel software per l'ufficio, entrambe già arricchite da strumenti basati su AI generativa. L'integrazione nativa di funzionalità collaborative in ChatGPT potrebbe dunque rappresentare un passo strategico per attirare utenti enterprise, offrendo una soluzione alternativa — o complementare — agli attuali pacchetti software dominanti.

Questo sviluppo avviene in un momento particolarmente delicato per i rapporti tra OpenAI e Microsoft. Quest'ultima detiene infatti circa il 49% delle quote dell'unità for-profit di OpenAI, ed è in corso una rinegoziazione degli assetti interni della struttura aziendale. Entrambe le parti, secondo la fonte, starebbero cercando di ottenere condizioni favorevoli nel nuovo schema operativo. Il lancio di strumenti direttamente concorrenti a Office da parte di OpenAI potrebbe contribuire a ridefinire anche il baricentro di questa partnership.

Oltre ai nuovi strumenti per la produttività, OpenAI starebbe lavorando a un ecosistema ben più ampio. Tra i progetti in corso figurano infatti un browser proprietario, un dispositivo hardware con funzioni AI e perfino un feed di contenuti social integrato all'interno di ChatGPT.

Si tratta di iniziative che suggeriscono un'ambizione chiara: ottenere un controllo più diretto sull'intera esperienza di creazione, accesso e condivisione dei contenuti da parte degli utenti. Per molte aziende che oggi utilizzano ChatGPT come strumento isolato, l'introduzione di applicazioni integrate per la produttività potrebbe segnare un cambio di passo, portando a ripensare le attuali combinazioni di software in abbonamento che tradizionalmente privilegiano le offerte di Microsoft e Google.

Al momento non è stata ancora annunciata ufficialmente alcuna nuova funzionalità né è noto un calendario preciso per il lancio. Tuttavia, i progetti descritti delineano un futuro in cui OpenAI intende posizionarsi non solo come fornitore di modelli linguistici, ma come protagonista nella trasformazione degli strumenti digitali per il lavoro, in un settore sempre più segnato dall'integrazione nativa dell'intelligenza artificiale.